
Bergamo e la provincia di Bergamo hanno pagato il prezzo più alto in termini di vite. Un dato impressionante quello relativo ai decessi come ha oggi spiegato l’Istat. Nel periodo dal 20 febbraio al 31 marzo, i decessi sono passati da 26.218 a 49.351 (+ 23.133 ); poco più della metà di questo aumento (52%) è costituita dai morti riportati al Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 (12.156), insomma sono da ascriversi alla pandemia di coronavirus. All’interno di questo raggruppamento, le province più colpite dall’epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali a tre cifre dei decessi nel mese di marzo 2020 (sempre in confronto alla media dei mesi di marzo 2015-2019): Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%).
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