
La dimostrazione arriva dai festeggiamenti di Maria SS della Rotonda, è l’unica vera manifestazione, che fa parte del paniere di tradizioni di Parete, che riesce a portare gente in strada e far arrivare turisti da fuori. È una presa d’atto che solo l’arroganza di alcuni soggetti non riconosce questa verità. Spendere risorse che non aiutano il tessuto sociale, a mio avviso, sono soldi spesi male. Finora l’unico strumento che ha creato energie per il commercio locale e il benessere economico di tutta la comunità, rimane la festa di Pasqua. Il resto buio totale.
Prima Parete era un paese armonioso, nel bene e nel male, qualcosa si faceva. Poi è arrivato il periodo della modernità confusa, e Parete non ha saputo più offrire nulla affinché le persone restassero nel perimetro della nostra comunità. La mazzata doppia è giunta all’indomani della ristrutturazione del Palazzo Ducale. Tutto si è concentrato lì dentro spegnendo tutto ciò che c’è fuori. Inoltre, all’interno di quel palazzo, si concentrano cose che alla fine non portano pubblico. Quando c’è una manifestazione, quel poco di pubblico che ci va, rimane chiuso in quattro mura, ma fuori è desolante deserto.
Non si può dire che non si spendono soldi per le manifestazione, l’ultimo festival della fragola è stato finanziato dalla regione Campania per 70mila euro. Ma, finora, non si può dire che sia stato un grande successo, solo propaganda mediatica, ma di pubblico se ne visto poco. Alla comunità non interessa l’operazione mediatica, non sanno che farsene, interessa vedere centinaia di persone per strada che siano la risorsa per non morire. Vuol dire che quello che si è organizzato, nonostante l’imponente propaganda mediatica, non ha portato risultato e le manifestazioni organizzate sono di scarso interesse per il pubblico.
Le tradizioni sono un volano economico. Esse rappresentano l’incubatore giusto per armonizzare e vivacizzare l’ambiente. Chiunque le ha spente, ha spento un volano economico. Anche Parete l’ha fatto. Sono state abolite feste popolari come quella di San Pietro: oggi i giovani non sanno nemmeno che è il patrono di Parete. Una festa, che insieme a quella di Pasqua, era un appuntamento fisso e dava movimento al paese. Poi c’erano altre festicciole di quartiere, come ad esempio la festa di Santa Caterina, che anche arricchiva di presenze aree del paese. Le tradizioni rimangono la strada per non morire, dove le hanno saputo valorizzare, le comunità non sono morte.
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