
Negli ultimi venti anni il nostro paese ha perso molto del suo essere. I cittadini hanno perso la bussola che ha fatto grande questo paese. A farcela perdere è stato un sistema politico arrogante e prepotente. Oggi noi italiani abbiamo perso lo spirito della nostra identità.
Se i nostri avi avessero fatto quello che abbiamo fatto noi nuove generazioni, a quest’ora avremo per strada ancora tante macerie. Loro avevano lo spirito d’appartenenza. Avevano perso la guerra ma non avevano perso la dignità di italiani, e rimboccatisi le maniche hanno fatto capire al mondo intero chi era l’italiano vero.
La guerra l’avevano deciso un gruppo di uomini, il popolo poteva far ben poco contro un potere dittatoriale che obbligava ad eseguire gli ordini. Oggi stiamo vivendo una procedura quasi simile con la differenza che ancora non siamo entrati in piena dittatura, ma siamo tenuti a rispettare anche leggi prepotenti e inutili per la nostra vita. A differenza di allora non abbiamo lo spirito di reazione che dovrebbe consentirci di dimostrare che gli italiani esistono ancora.
Stiamo ignorando la nostra voglia di fare accettando ordini da una politica che ha perso l’essere servitori dei cittadini. La nostra vera identità è quella di un popolo che sa reagire. Un popolo che è legato ai suoi valori di famiglia, legato alla cultura, tradizioni e voglia di mettersi in gioco.
Tutto ciò lo abbiamo perso, per questo continuano a dettarci condizioni non in linea con il nostro stile di popolo, perché a qualcuno fa piacere che l’italiano smetta di essere italiano. Dobbiamo imparare a difendere la nostra nazionalità per cercare di non perdere del tutto la nostra identità italiana.
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