
ROMA- Nei corridoi dei palazzi c’è fibrillazione intorno alla data del voto. Ormai sono tutti pronti sulla linea di partenza e attendo che si accende il semaforo verde per correre a prendere in giro gli italiani. Sperano che dall’altra parte trovano ancora un popolo stupido e credulone che crede a tutti ciò che gli racconteranno.
La preoccupazione più forte si vivono in casa dem, dove i sondaggi che circolano non sono del tutto rassicuranti. Lo stesso Renzi sembrerebbe preoccupato per il futuro incerto del suo partito. I suoi racconti prurtroppo non hanno incantato gli elettori, e anche quelli dem iniziano a smarcarsi dirottando l’interesse verso formazioni di sinistra differenti dal PD.
Nei corridori del palazzo filtrano preoccupazioni anche da parte degli stessi dem fedeli al capo. C’è chi addirittura pensa che si possa sfiduciare il segretario prima del voto e consentire al partito di percorrere una strada che non sia quella del fallimento totale. Alla fine, gira e rigira, vuoi vedere che l’unico rottamato sarà Matteo Renzi.
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