
ROMA- Una dura batosta è stata inflitta anche al mondo dell’informazione nazionale, sponsor accaniti del governo Renzi. Colossi non solo italiani, ma anche quelli esteri che hanno voluto intrufolarsi nei problemi italiani senza conoscerli. Ebbene, per loro c’è stata una sonora sconfitta, le loro scritture hanno perso, forse evidentemente nessuno le leggeva, semmai si limitavano a leggere il titolo e guardare la foto, ma poi non leggevano, poiché convinti che si trattasse di sola propaganda a favore di una parte politica.
Hanno vinto i piccoli giornale, per intenderci quelli che non prendono un euro da nessuno, e vanno avanti grazia alla passione di scrivere e raccontare i fatti, facendo altro per campare prima di sedersi dietro ad un computer e scrivere per informare. I piccoli giornali hanno fatto parlare tutti, hanno raccontato le cose come stavano, molti di essi si sono schierati apertamente a favore del No perché avevano capito che il sistema Italia aveva bisogno di altro, e non di una riforma pasticciata scritta a due mani solo per fare qualcosa.
I piccoli giornali hanno vinto. Mentre la galassia dei grandi media si lecca le ferite di una presunzione tale da renderli sicuri di essere gli unici a poter informare i cittadini con un’informazione, spesso, di tendenza politica che demolisce la vera cultura dell’informazione. Anche noi stamattina ci sentiamo vincitori, al di là del risultato elettorale, perché continuiamo a fare informazione per passione.
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