
NAPOLI – Il giornalismo coraggioso, pulito, con la schiena dritta, che cerca di dare quanta più informazione possibile per arricchire la conoscenza dei lettori, al quale anche questo giornale si ispira, e fa un lavoro senza avere contributi da nessuno, in piena autonomia, con tanti sacrifici quotidiani per poterlo fare esistere e aggiornarlo, ed ha il merito di diffondere notizie di ogni genere che sono alla base della società democratica, vanno difesi.
La facilità con cui uomini che amministrano denaro pubblico scendono a patti col primo corruttore che passa è inquietante. Un sistema che non è nato ora, è frutto di diverse culture politiche che hanno generato una politica attenta agli interessi più personali che quelli dei cittadini comuni. I giornalisti si inventano di tutto per poter smascherare sistemi che ledono i cittadini. Il lavoro fatto da Fanpage, usando pure un provocatore, è uno strumento che non va condannato o criticato, ma preso in considerazione proprio da chi fa lavori investigativi. I video di Fanpage sono frutto di un lavoro investigativo, fatto attraverso riprese che inchiodano chi con il malaffare vuole fare affari.
Quella di Fanpage diventa la prima inchiesta giornalistica in Italia con un agente provocatore, usato per tirare fuori l’immondizia che si vive a Napoli. Ma immaginiamo per un attimo se lo stesso metodo fosse usato e consentito alla magistratura, vuol dire che in meno di 48 ore l’Italia viene giù. Ammetterlo è triste, ma i video hanno dimostrato in pieno cosa succede lì dove il potere può decidere e costruire pure affari con chi non dovrebbe in nessun modo scendere a patti. Le immagini inchiodano politici, amministratori pubblici e faccendieri mentre si apparecchiano la tavola con tangenti milionarie. Il garantismo qui non c’entra nulla, è un’inchiesta giornalistica fuori dagli schemi tradizionali, ma che ha dato i suoi buoni frutti, quindi non va condannata ma difesa e usata come insegnamento. Sarebbe il caso che anche il mondo investigativo usi lo stesso sistema per stanare tutti i corrotti che ci sono nelle istituzioni e finora hanno lucrato sulle spalle dei cittadini.
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