
Il M5S ha sottovaluto l’errore che sta commettendo. Non si rende conto di quello che gli succederà in futuro. Già adesso i suoi elettori stanno scappando velocemente da un movimento che, orami, definirlo inutile è un vanto. È riuscito a dare la parola a tutti quelli che hanno distrutto il paese. Uno di questi è Romano Prodi, che non è mai riuscito a sopravvivere più di due anni con i suoi governi.
Ospite della festa nazionale del Partito democratico a Ravenna, Romano Prodi detta regole al nuovo esecutivo di sinistra. Prima di tutto vuole un governo politico e non, come auspicato invece da Beppe Grillo, di un esecutivo formato da tecnici. Primo schiaffo a Beppe Grillo da parte dei suoi storici nemici politici.
Per il Professore c’è ovviamente anche l’immigrazione. Tanto che ha suggerito a Conte di fare un ministero ad hoc togliendo questa delega al Viminale. “Non per nulla c’è un commissario europeo per l’immigrazione – ha spiegato durante la kermesse di Ferrara – non è solo un problema di ordine pubblico ma di futuro del Paese”. Quindi il professore è di nuovo in cattedra grazie al M5S che gli ha ridato di nuovo la possibilità di indicare percorsi politici.
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