
NAPOLI – Gli ultimi dati Istat indicano che nel mezzogiorno la situazione lavorativa è drammatica. C’è una netta divisione tra Nord e Sud del paese in termini occupazionali: nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione è quasi tre volte quello del Nord (6,9%) e circa il doppio di quello del Centro (10,0%)”. L’Italia, in sostanza, rimane spaccata in due.
Al sud è successo quello che è sempre successo, nessuno l’ha mai detto, ma il mezzogiorno non si è mai mosso, è rimasto fermo su se stesso senza trovare una via di sbocco reale. L’esistenza di un sistema politico menefreghista, ha influito di molto sullo sviluppo delle aree meridionali. Mentre al nord la grande industrializzazione ha portato benefici dal dopo guerra in poi, al sud ciò non è avvenuto. Al sud è stato costruita quella macchina di complicità che ha reso la malavita organizzata forte e potente, che nel corso degli anni ha annientato lo sviluppo.
È stato il sistema di potere che non ha voluto costruire un grande sud. Quel potere che nel corso della storia, dal dopoguerra ad oggi, ha avuto molte attenzioni sul nord e chiusi entrambi gli occhi sul sud. I dati Istat non devono impressionare, poiché al sud il lavoro non c’è mai stato. Se qualcosa ha retto è perché si tirava a campare, ma di certezze non ce ne sono mai state. Oggi si continua a vivere all’arrangiamento. L’occupazione non è più stabile, ma super precaria. Lo schiavismo che c’era nel dopoguerra, da quando è arrivato l’euro, è diventato di nuovo di moda. I giovani sono sfiduciati, le famiglie disperate, il commercio allo sbando, l’artigianato sta scomparendo, le industrie non ci sono. Con un quadro così, non resta che trovare collocazione altrove. Il sud ancora oggi non permette una condizione dignitosa per poter restare.
Scappare dal sud resta l’unica alternativa utile per non fare la fine delle vecchie generazioni. Forse nemmeno restare in Italia, che ormai è un paese impossibile, ma dirottare l’interesse in quei paesi emergenti che possono garantire una condizione di vita migliore. Oppure andare in giro per l’Europa e trovare la nazione migliore capace di garantire la serenità che il sud non potrà mai dare.
Il sud sta in questa condizione da sempre, non è mai migliorato e, oggi, non ci sono le condizioni che possono far sperare in un miglioramento futuro. L’unico futuro certo può venire dal coraggio di andarsene.
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