
Prosegue con profitto l´attività investigativa della Polizia
di Stato di Foggia che ieri pomeriggio ha tratto in arresto i tre latitanti. Erano
evasi dalla Casa Circondariale di Foggia il 9 marzo, mentre uno si era reso
irreperibile sin dallo scorso anno, dovendo espiare una pena detentiva a due
anni e 8 mesi di reclusione.
I tre latitanti catturati sono elementi criminali di spicco e sono considerati
contigui al clan mafioso dei ROMITO che è contrapposto a quello dei LI BERGOLIS
in una faida che insanguina il Gargano.
L´attività investigativa è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale
Antimafia di Bari.
I poliziotti della squadra mobile si stanno concentrando
sulla rete di fiancheggiatori che hanno protetto ed agevolato la latitanza dei
tre ricercati, ritenuti elementi apicali dell´organizzazione mafiosa
“LOMBARDI-RICUCCI-LA TORRE” contigua al clan mafioso dei ROMITO.
Già nella tarda serata di ieri è stato tratto in arresto il proprietario del
covo nel quale sono stati scoperti i tre malviventi.
Si tratta di un uomo di 55 anni originario di San Marco in Lamis, il quale
aveva messo a disposizione dei tre fuggitivi un casolare, ubicato all´interno
di una cava di Apricena (FG), per trascorrere agevolmente la latitanza. L´uomo
dovrà rispondere di favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena
con l´aggravante mafiosa.
Gli investigatori hanno setacciato l´immobile all´interno del quale sono state
rinvenute radio ricetrasmittenti, telefoni cellulari del tipo usa e getta,
diverso denaro contante, nonché viveri ed alimenti.
All´interno delle autovetture parcheggiate innanzi il rifugio sono stati
trovati indumenti ed altro materiale molto interessante per il prosieguo delle
indagini che sono coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
Le ulteriori attività investigative sono tese a verificare da quanto tempo i
latitanti si trovassero nel covo ove sono stati catturati ed i loro movimenti
precedenti nonché la rete di fiancheggiatori che li hanno coperti ed agevolati
nel sottrarsi alla cattura.
In serata i tre latitanti e la persona che li ospitava sono stati tradotti
presso la Casa Circondariale di Foggia dalla quale Angelo BONSANTO e Francesco
SCIRPOLI erano evasi il 9 marzo. La posizione del fiancheggiatore arrestato è
al vaglio della Procura della Repubblica di Foggia.
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