
Questa mattina i finanzieri della Compagnia di Marcianise, su ordine del GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha tratto in arresto l’amministratore di fatto della LEA Srl, società che gestisce una piattaforma di stoccaggio e trattamento di rifiuti (pericolosi e non) sita nell’area industriale del Comune di Marcianise, e un suo collaboratore diretto. I due arrestati sono accusati di aver gestito illegalmente l’impianto, stoccando rifiuti non trattati di diverse tipologie, mescolate tra loro, in quantità decisamente superiori a quelle autorizzate, provocando così numerose perdite di percolato. Inoltre gli stessi sono indagati per inquinamento ambientale per aver sotterrato al di sotto della piazzola di stoccaggio, diverse tonnellate di rifiuti, fino a una profondità di circa 6 metri dal suolo. In precedenza, nel mese di ottobre 2018, la stessa Compagnia di Marcianise aveva eseguito il sequestro preventivo dell’intero impianto, poi oggetto di un vasto incendio doloso, che ha provocato la combustione di parte dei rifiuti stoccati e il rilascio di sostanze pericolose nell’atmosfera.
La prova dell’avvenuto interramento è stata acquisita attraverso appositi carotaggi eseguiti da un consulente tecnico nominato, che ha consentito di accertare la presenza nel terreno di scarti derivanti da costruzioni e demolizioni oltre che di rifiuti urbani non differenziati sepolti fino a oltre cinque metri di profondità. La consulenza ha attestato, inoltre, una compromissione significativa del sottosuolo con particolare riferimento a valori anomali di antimonio, elemento chimico altamente pericoloso per la salute dell’uomo e potenzialmente cancerogeno. Tali condotte venivano eseguite durante le ore notturene, quando nel sito non c’era la presenza di nessun operaio e i cancelli erano chiusi, adottando ogni cautela affinché nulla fosse visibile all’esterno. Entrambi i soggetti sono stati condotti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere
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