Mar. Mar 19th, 2024

AVERSA -In data odierna, all’esito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia cautelare in carcere nei confronti di due indagati, della misura degli arresti domiciliari nei confronti di tre indagati e dell’obbligo di dimora nei confronti di un indagato, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su conforme richiesta della locale Procura, ritenuti responsabili, in concorso tra loro ed a vario titolo, dei reati di rapina (art. 628 c.p.), estorsione (art. 629 c.p.), spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 D.P.R. 309/90) e sfruttamento della prostituzione (art. 3 L. 75/1958). L’indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Trentola Ducenta (CE) nel corso dell’anno 2013, scaturisce da alcuni controlli originariamente relativi a delitti di ricettazione e contraffazione di documenti di identità. II monitoraggio di alcuni soggetti emersi in quella circostanza, ha delineato il coinvolgimento di questi ultimi nella commissione di numerosi reati di natura diversa. In particolare, è stato raccolto un grave compendio indiziario in relazione alla commissione di: « quattro rapine ad esercizi commerciali in Santa Maria C.V., aggravate dall’uso di un’arma e compiute da alcuni degli indagati al fine di procurarsi denaro da impiegare per l’acquisto di sostanze stupefacenti;

  • estorsioni nei confronti di uomini, previamente adescati attraverso truffaldini annunci pubblicati su internet, con relativa offerta di prestazioni sessuali dietro corrispettivo. In tali casi, a fronte del tentativo di alcune delle vittime di recuperare il denaro consegnato, gli indagati minacciavano di ritorsioni finalizzate a farli desistere dalla pretesa restitutoria; » numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti in favore di giovani acquirenti, residenti in diversi comuni del casertano e del napoletano;
  • un’attività di sfruttamento della prostituzione di alcune ragazze lungo la via Carlo III in località San Nicola La Strada, perpetrata da uno degli indagati, resosi altresì responsabile di una condotta estorsiva posta in essere ai danni di un transessuale, minacciato e costretto a consegnare del denaro in cambio della possibilità di esercitare l’attività di meretricio nella suddetta località.