
Nell’ambito di una articolata indagine coordinata dalla procura della repubblica di Napoli Nord, i carabinieri di aversa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di una applicazione della misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio, emessa dal Gip presso il tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di 67 anni, per il reato di tentata induzione a dare o promettere utilità.
Le attività investigative, supportate da intercettazioni telefoniche e riscontrata anche da elementi forniti da persona informata dei fatti, hanno consentito di ricostruire un grave quadro indiziario nei confronti dell’indagato, docente universitario presso l’università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, in ordine al reato contestato.
Dalle indagini è emerso che il professore ordinario, abusando della propria posizione, intraprendeva, autonomamente, una trattativa con la vittima, uno studente universitario, nonostante non gli fosse stata avanzata nessuna richiesta.
In particolare il docente universitario, prospettando allo studente la possibilità di poter anticipare la propria seduta di laurea rispetto ad altri suoi colleghi e assicurandogli anche il superamento dell’esame che avrebbe dovuto sostenere con lui con un voto più alto, cercava di indurre la vittima a promettergli, quale corrispettivo, somme di denaro.
Dopo aver in più occasioni reiterate le proprie richieste, il docente, intuite anche le resistenze dello studente, riferiva, falsamente, a questi che non aveva superato l’esame appena sostenuto, nel tentativo estremo di indurlo ad accettare. Ottenuto l’ennesimo rifiuto, il professore attestava, infine, il superamento dell’esame da parte dello studente che provvedeva, invece, a denunciare l’intera vicenda.
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