
CASERTA – La categoria dei giornalisti è la più attaccata di quelle esistente nel paniere delle professioni, però è quella che più di tutte riesce a scoperchiare gli illeciti che avvengono in senso alla vita pubblica. In Campania i giornalisti sono quelli che reggono il sistema e fanno da portavoce alle tante nefandezze che avvengono nel nostro territorio.
Ci vuole sempre il polverone mediatico per portare alla luce quello che avviene sistematicamente nella nostra terra. L’incapacità politica o forse l’incuranza non fa vedere ai politici ciò che avviene. A rischiare, chiaramente, sono i giornalisti, dall’altra parte, i politici, dopo l’effetto mediatico cavalcano l’onda e diventano veline spogliate della dignità.
Se fosse stato per i politici i cittadini campani non avrebbero mai saputo nulla di quello che succede nella loro terra. Tutto è venuto fuori grazie a tanti piccoli giornalisti, fuori dai riflettori della notorietà, che lavorando seriamente hanno portato alla luce il male che colpisce quotidianamente la Campania.
Qualsiasi forma di illecito, il più dello volte, è stato scoperchiato da giornalisti sconosciuti, che lavorano nel territorio e riescono a portare a galla nefandezze nella pubblica amministrazione, collusioni politica-camorra, traffico illecito di rifiuti, discariche nascoste che inquinano i territori, e altre forme di illeciti che mettono a rischio la loro vita. Eppure lo fanno o per niente o per pochi spiccioli, ma sono i veri servitori di questo stato. I politici non rischiano nulla, anzi, beneficiano del lavoro dei giornalisti e cavalcano l’onda mediatica per farsi pubblicità gratuita. E pensare che loro sono eletti per garantire la sicurezza di cui hanno bisogno i cittadini e risolvere i problemi che ci sono in questa regione. Nulla di tutto questo.
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