
Avevamo anticipato che durante il periodo della campagna elettorale non sarebbe successo nulla nonostante i contagi erano alti. In effetti non ci siamo sbagliati di una virgola: non appena è finita la tornata elettorale in Campania, ma non solo in Campania, anche in altre regioni si registrano posizioni dure dei governatori. Forse noi eravamo carne da macello, potevamo anche morire, era più importante la tornata elettorale per il referendum e le regionali.
Ed ecco che il governatore della Campania De Luca, fresco di rielezione, fa il duro con i campani. Dalla sua pagina Facebook precisa che “ci sarà un periodo di 24/48 ore di tolleranza” per chi no porta la mascherina e poi le forze dell’ordine “dovranno partire con le contravvenzioni da mille euro. Nelle ordinanze emesse stiamo ritornando indietro rispetto alle aperture introdotte dopo il lockdown”. Il governatore sottolinea però che “le forze dell’ordine sono scomparse dall’obbligo dei controlli. Io da oggi chiedo formalmente al ministero dell’Interno di sapere qual è il piano di intervento delle forze dell’ordine per garantire l’attuazione delle ordinanze nazionali e regionali”.
A noi viene da dire perché non ha fatto la stessa cosa quando le spiagge erano piene di persone e senza rispetto delle norme di sicurezza covid-19? Perché non l’ha fatto quando la movida impazziva per le strade dei grandi centri? Perché non l’ha fatto quando sono state aperte le discoteche? Perché non l’ha fatto quando c’erano scarsi controlli per i rientri dall’estero? Ora, dopo 5 giorni dalla chiusura dei seggi, tutti questi timori: in piena campagna elettorale abbiamo raggiunto 248 contagi e nessuno ha mosso un dito.
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