
Primavera 1981. Firenze, Piazza della Libertà. Nel centro storico della città sull’Arno, Carlo Conti, ventenne ragioniere, da poco impiegatosi in banca, passeggia, come tutte le domeniche, in compagnia della madre, Lolette, nei pressi del Palazzo della Fondiaria. “O’ mamma, che dici se ci sediamo un pochino?…Potremmo andare nei giardinetti vicino all’Arco di Trionfo e al laghetto dove mi portavi da piccino…là, ci sono delle panchine…”, propone il ragazzo. “O’ Carletto, cos’è che c’è?…cos’è che c’hai?…Quando te tu mi parli così, te mi devi dire sempre qualcosa!…Dai, su, non farla troppo lunga!…cos’è che hai combinato, stavolta?…”, domanda la donna preoccupata. “Io?…cos’ho combianto?…nulla di grave…o almeno ,credo!…”, risponde il ventenne, subito rintuzzato dalla madre : “O’ Carletto, se te mi devi dire qualcosa di importante, dilla adesso e facciamola finita!…Non c’è mica bisogno di convenevoli per parlare con tua madre!…”. “Vabbe’, io te lo dico…ma tu devi promettermi che starai buonina, che non ti agiterai!…”, premette il giovane Carlo, prima di fare la sua importante rivelazione alla madre, “Io avrei preso una decisione…O’ mamma, io ti ringrazio per avermi fatto studiare…Grazie ai tuoi sacrifici, anche senza il babbo, mi sono diplomato e ho trovato un buon lavoro!…A te devo tutto, ma…il fatto è che fare il ragioniere, non mi rende felice…Diciamo pure che non fa per me!…Se c’è una cosa che, invece, mi fa sentire bene, ma proprio bene bene è…è fare la radio!…O’ mamma, insomma, io non so come dirtelo…te lo dico tutto d’un fiato, così non me ne rendo conto!…Io mi sono licenziato, ho lasciato il posto fisso in banca per fare il conduttore a “Radio Diffusione”…presenterò “Hit Parade”, come Lelio Luttazzi…mamma, te tu ti ricordi?…ti garbava tanto Lelio Luttazzi.!..”. “Me lo ricordo sì, me lo ricordo!…Accidenti a me e alla mia mania di ascoltare la radio insieme con te, quando eri piccolo!…”, reagisce con ostilità la donna, chiedendo: “In che senso ti sei licenziato?…e adesso, non si può più fare niente per rimediare?…Forse, se ci parlassi io con il direttore della banca, se gli spiegassi, se gli chiedessi scusa io al tuo posto, ti riassumerebbe!…In fondo, sei così piccino, che una bischerata la ci sta tutta!…O’ mamma mia, ohi ohi, la mi sento male, ma proprio male male!…Ora, mi sa che svengo!…”, fa appena in tempo ad annunciare la donna, prima di perdere i sensi. “O’ mamma, mammina bella, su, dai, non far così!…avevi promesso che non ti saresti agitata!… , tenta di farla rinvenire il figlio Carlo, dandole, con le dita, dei colpetti delicati sulle guance. “O’ Carletto, cosa m’hai combinato?…”, sussurra la madre appena riavutasi, chiosando: “Be’, dopotutto, figlio mio, la vita è tua!…come pure tua, è la libertà di scegliere cosa fare…se non ci credi te, Carletto mio, chi ci deve credere?…”.
“Nessuno di noi avrebbe immaginato che quei ragazzetti che, con scarsi mezzi cercavano di fare spettacolo, l’avrebbero fatto davvero. Al Festival di Sanremo, quando eravamo sul palco insieme, per un istante, ho ripensato alle nostre origini. Nessuno avrebbe immaginato che saremmo arrivati lì, tutti e tre, ciascuno con la propria forza”. Così, il conduttore e autore televisivo e radiofonico, Carlo Conti, nel corso di un’intervista rilasciata qualche tempo fa, a un quotidiano, ricordava i suoi esordi e quelli degli amici, gli attori : Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. Nato a Firenze il 13 marzo del 1961, perde il padre, Giuseppe, per via di un cancro ai polmoni, a soli diciotto mesi e viene cresciuto dalla madre, Lolette, e dai nonni. Diplomatosi in Ragioneria, nel 1970, appena ventenne, viene assunto come impiegato in banca, ma ,dopo un breve periodo , decide di licenziarsi per assecondare la sua passione: la conduzione radiofonica. Quindi, rivelate alla madre le sue intenzioni, non senza qualche controversia, inizia a lavorare come dj nelle discoteche e come conduttore nelle radio e nelle emittenti televisive toscane. Quindi, nel 1977, in piena epoca delle radio libere, fonda con alcuni amici “Radio Firenze Nuova” e, al termine di un’esperienza a “Radio Firenze2000”, nel 1979, approda a “Radio Diffusione Firenze”, dove conduce “Radio Firenze Parade”. Successivamente, assunta la direzione di “Lady Radio”, non si fa mancare neppure il debutto televisivo, conducendo nel 1982, “Ciak per un artista domani”, programma in onda su una rete locale dedicato ai giovani talenti della comicità, durante il quale incontra gli altrettanto esordienti: Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, con i quali stringe un sodalizio e un’amicizia destinati a durare nel tempo . Nel 1985, invece, notato da alcuni funzionari della Tv di Stato, viene scelto per presentare la trasmissione musicale della Rai, “Discoring”, ma ben presto si rende conto di non essere ancora pronto per la rete ammiraglia dell’emittente pubblica. Perciò, preferisce proseguire la sua gavetta nelle reti toscane, lavoro che gli frutta un primo riconoscimento nel giugno del 1992, quando, dopo il successo dei varietà “Succo d’arancia” e “Vernice fresca”, vince l’Oscar delle Tv locali di Murazzo. Nella prima metà degli anni Novanta, invece, passato dalle reti private a quelle nazionali( VideoTime e TMC ) presenta “Aria fresca”. Poi, intrapreso un tour teatrale al fianco degli amici Pieraccioni e Panariello, cui fa da spalla nello spettacolo “Fratelli d’Italia”, contemporaneamente, inizia la sua carriera da conduttore in Rai. Infatti, fra il 1992 e il 1995, presenta sul primo canale, da allora mai abbandonato, i programmi per ragazzi : “Big!” e “Uno per tutti” e , a seguire, le “Anteprime di Miss Italia”, “Giochi senza frontiere” e la trasmissione estiva “Big Box”. Affermatosi come “presentatore della porta accanto”, gradito al pubblico per il garbo e la professionilità, dal 1997 al 2000 ottiene la conduzione dei programmi della fascia preserale (“Luna Park”, “La Zingara”, “Colorado”, “In bocca al lupo” e “Caccia al lupo”) e serale (“Su le mani”, “Missi Italia nel mondo”, “Va ora in onda”, “Cocco di mamma” e “Sanremo estate”). Abile intrattenitore e spalla, grazie alla familiarità con l’universo dei comci acquisita sin dagli esordi, riesce ad alternare con disinvoltura e credibilità la conduzione di spettacoli leggeri, come il contenitore domenicale “Domencia In” a manifestazioni istituzionali (il premio David di Donatello , il Premio Regia Televisiva e il Premio Barocco). Dal 2003 al timone di varietà dagli ottimi ascolti (“I raccomandati”, “Fratelli di test” e “50 Canzonissime”) e di quiz di successo(“L’Eredità”, la cui conduzione ha condiviso con l’amico e collega Fabrizio Frizzi, recentemente scomparso), nel 2008 si consacra presentatore di punta di Rai Uno, grazie allo spettacolo del sabato sera “I migliori anni”, amarcord televisivo-musicale con il quale ottiene l’Oscar Tv per la migliore trasmissione dell’anno. Cerimoniere del Capodanno Rai (fra il 2012 e il 2014 conduce infatti lo show “L’anno che verrà”), insieme con un gruppo consolidato di autori, idea e presenta la prima edizione di “Tale e quale show”, varietà nel quale personaggi noti si cimentano nelle imitazioni di cantanti del panorama musicale italiano e internazionale. Tornato al suo primo amore, quello per la musica, nel 2013 conduce al fianco di Vanessa Incontrada i “Wind Music Award”, riconoscimenti agli artisti italiani più ascoltati dell’estate. Raggiunto l’apice della sua carriera con la conduzione del Festival di Sanremo (presenta le edizioni 2014, 2015, 2016 e 2017), calca nuovamente i palcoscenici dei teatri d’Italia , accanto a Pieraccioni e Panariello, con lo spettacolo: “Buon compleanno Francesco Nuti”, omaggio per il compleanno del regista e attore, assente da alcuni anni dalle scene a causa di gravi problemi di salute. Direttore artistico di Rai Radio Uno dal 2016 al 2018, capace di battere negli ascolti anche se stesso, nel 2018 è chiamato a raccogliere l’eredità di Corrado, riportando in Tv, il varietà “La Corrida” e a sollecitare, ancora una volta ,la memoria dei telespettatori italiani con “Ieri e oggi” , programma di interviste a personaggi del mondo dello Spettacolo, in onda in seconda serata su Rai Tre.Reduce da un’altra stagione di successi, nella quale ha calacato anche i palcoscenici, al fianco degli amici di sempre, con lo spettacolo “Pieraccioni, Conti e Panariello-Lo Show”, è in attesa di tornare sul piccolo schermo, con la nona edizione di “Tale e quale show”. Vincitore di numerosi premi Oscar Tv e Telegatti, insignito del titolo di “Cavaliere al merito della Repubblica italiana”, sempre pronto a sostenere cause benefiche (presenta eventi come: “La partita del cuore”, “Telethon” e “Con il cuore-Nel nome di Francesco”), dal 2012 è sposato con la costumista Francesca Vaccaro, da cui nel 2014 ha avuto il figlio Matteo, lieto evento celebrato con il libro “Si dice babbo!”,edito da Mondadori. Protagonista di recente, insieme con Gerry Scotti e Paolo Bonolis di una puntata speciale del “Maurizio Costanzo Show”, intitolata “I tre tenori”, riproposizione della trasmissione del 1998 dedicata a Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Corrado, a chi gli abbia chiesto se ci siano stati dei momenti nella sua carriera in cui gli addetti ai lavori abbiano creduto meno in lui, ha risposto: “L’affetto del pubblico non è mai mancato. Tra gli addetti ai lavori, è chiaro che quando arrivi con i risultati è più facile. Un consenso maggiore ,senza dubbio ,c’è stato. Credo di aver dimostrato di poter far bene tante cose, non in ultimo Sanremo. Aver fatto tutto il mio percorso in Rai ,per me, è una soddisafazione. La prima a crederci, però, è stata mia madre. Beh, quando le dissi che mi ero licenziato per fare questo mestiere svenne. Aveva dedicato se stessa per darmi il diploma e un lavoro. Ma quando si riprese mi disse “Carlo, la vita è tua e, se non ci credi te, chi ci deve credere?”. Quindi, non potevo non trovare il coraggio di provarci. Anche solo per un motivo: tutte le mattine, per andare in banca, avevo un percorso obbligato: dovevo passare da piazza della Libertà”.
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