
ROMA – A tutti ieri è parso evidente che in casa centrodestra non tira buon aria. Basta solo prendere in considerazione quel siparietto tenuto con i gesti duranti la lettura del comunicato letto da Salvini. Sommando poi l’ira della lega dopo le parole di Berlusconi indirizzate molto probabilmente ai 5 stelle: “Mi raccomando fate i bravi – dice ai cronisti spiazzati dall’irritualità del gesto –, sappiate distinguere chi è un democratico e chi non conosce neppure l’Abc della democrazia. Tanto che dopo un po’ esce un comunicato di FI che precisa che nulla era riferito al M5S.
Nella lettura del comunicato Berlusconi, con i suoi gesti, vuole far capire che lo conosce a memoria perché l’ha scritto lui, e Salvini e solo il guaglione che lo legge. Matteo Salvini, l’odiato alleato trasformatosi da leader della coalizione a speaker di un comunicato scritto congiuntamente, per far capire chi comanda. A quel punto, dentro la Lega si crea un problema di non poco conto. I capigruppo intervengono distintamente dicendo però la stessa cosa: “Le parole finali di Berlusconi oggi al Colle non rispecchiano la posizione della Lega, né quella del Centrodestra che oggi si è espresso in maniera unitaria e concordata”.
Ma ieri si è avuto il sospetto, osservando con attenzione i fonogrammi del video quando Salvini e Meloni escono, che il cavaliere abbia finito la sua corsa. La richiesta del M5S è che Berlusconi si faccia di lato e consenta la formazione di un governo Lega-M5S. Cosa che al momento sembra impossibile, al momento, ma nei fatti le cose possono essere ben diverse, e forse sarà la stessa base leghista a chiedere al suo leader di smarcarsi da Silvio e dare vita al governo del cambiamento insieme al movimento.
Berlusconi l’ha capito che questa è l’unica strada. Ma sa anche che lui sarà messo in un angolo per i prossimi cinque anni. La lega desidera mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, come lo vuole anche il movimento, e sa pure che governare bene il paese per i prossimi cinque anni significa far scomparire per sempre Berlusconi e Renzi, e i loro rispettivi partiti. E così sarà!!!
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