
CASAL DI PRINCIPE – Clamorosa sentenza, quella emessa dai giudici del Tribunale di Napoli Nord di Aversa che hanno assolto Carlo Bianco e Giuseppe Catalano. I due infatti a novembre 2015 finirono in carcere e sotto processo con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso a danno di un caseificio di San Cipriano, ebbene oggi i due 32enne sono stati ritenuti estranei ai fatti. Catalano torna libero, mentre Bianco in carcere per altri fatti resta detenuto. Ricordiamo che 11 maggio 2016 i due figurano tra i destinatari delle misure cautelari della vasta operazione denominata ZENIT. I Carabinieri del ROS eseguirono l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il locale Tribunale, nei confronti di 11 indagati per associazione di tipo mafioso, estorsione, gestione illecita del gioco d’azzardo on line e raccolta illegale di scommesse su eventi sportivi, aggravati dalle finalità mafiose. Contestualmente fu notificato un avviso di conclusione di indagini preliminari, nei confronti di altre 16 persone, indiziate per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e intestazione fittizia di beni, aggravati dalle finalità mafiose. I provvedimenti rientravano nell’ambito indagine, denominata “ZENIT”, portata a termine dal Reparto Anticrimine di Napoli nei confronti di una articolazione del clan dei casalesi riconducibile a ZAGARIA Michele e che consentì, tra il dicembre 2015 e il marzo 2016, di trarre in arresto 30 indagati. L’operazione, fu il risultato degli esiti delle attività condotte per la ricerca dell’allora latitante ZAGARIA Michele, incentrate su due distinti gruppi criminali, quello di Casapesenna e quello di Trentola Ducenta, entrambi sotto il controllo del citato boss e rappresentati da personaggi ritenuti sua diretta espressione. Il 12 dic 2015 la Squadra Mobile di Caserta eseguì due ordinanze di custodia di custodia cautelare in carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso a carico di Carlo Bianco e Giuseppe Catalano, entrambi di 31 anni, ritenuti affiliati al clan guidato da Michele Zagaria.
di Lidia de Angelis
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