
CASAL DI PRINCIPE- Tira aria di nervosismo a Casal di principe dopo che la regione ha stabilito di costruire un sito di compostaggio sul territorio comunale. C’è nervosismo, perché dopo i tanti anni in cui la cittadina è stata martoriata da tonnellate di rifiuti sparsi un po’ ovunque, ora è inaccettabile la costruzione di un sito di compostaggio. La prima a smarcarsi da questa assurda decisione è la consigliera comunale Elisabetta Corvino, che scrive su facebook un amaro sfogo in merito al sito di compostaggio.
“Cari cittadini, in questi giorni non mi sono espressa sul permesso di costruire in sanatoria del Sindaco di Casal di Principe, perché ritengo che egli, come tutte le persone di questo mondo, potrebbe commettere dei reati e per lui provo umana comprensione per questa debolezza, pur non giustificandolo perché l’abusivismo va sempre condannato in tutte le sue manifestazioni – scrive la Corvino.
Devo invece intervenire con forza contro la scelta inaccettabile della realizzazione di un impianto di compostaggio a Casal di Principe addirittura richiesto dall’amministrazione!
Ho dormito con i miei figli sotto una tenda sulla discarica di Parco Saurino durante la protesta del Comitato per la vita che portò alla chiusura della discarica collassata di Parco Saurino e oggi non posso permettere che proprio durante il mio mandato di Consigliere Comunale possa accadere che un altro scempio si consumi nel nostro territorio. Non penso solo agli olezzi maleodoranti, ma anche ai paesaggi desolati che ne delineeranno il triste scenario, all’andirivieni dei camion dell’immondizia provenienti dai paesi limitrofi e al danno di quell’immagine che tutti, e dico tutti, stiamo faticosamente costruendo. Non è un semplice atteggiamento del “Non nel mio giardino”, perché questo giardino è stato già abbastanza martoriato.
Faccio appello alle forze politiche di opposizione affinché siano unite in questa battaglia, ma anche a tutte le forze di maggioranza, rivolgendomi in particolare al Consigliere di maggioranza Mario Schiavone che ha fatto insieme a me le battaglie contro le discariche quando non sedevamo in consiglio comunale in posizioni politiche contrapposte: non posso credere che oggi egli possa volere un impianto di compostaggio a Casal di Principe.
Faccio appello anche alla dirigenza della neocostituita sezione del PD a Casal di Principe sottolineando che a Caserta la maggioranza del PD ha impedito che si realizzasse un impianto per il trattamento dei rifiuti dichiarando che si trattava di “un’area già eccessivamente sfruttata sul piano ambientale”.
I benefici nella gestione del ciclo dei rifiuti prospettati dal Sindaco non sono commisurati agli svantaggi poiché questi ultimi vanno a sommarsi alle emergenze mai risolte dei siti mai bonificati! I dieci posti di lavoro che possono derivarne mi fanno ridere, a quali posti di lavoro ci riferiamo? Quelli che abbiamo dato al Comune di Casal di Principe dove abbiamo assunto tutte persone che non sono di Casale? Certo non possiamo truccare le procedure, come mi ha risposto il Sindaco quando gliel’ho fatto notare, ma nemmeno per assumere i dipendenti del sito di compostaggio possiamo truccare le procedure, dunque i vantaggi in posti di lavoro non li avranno i cittadini di Casal di Principe.
I tredici milioni di euro non finiranno certamente nelle tasche dei cittadini, come non lo sono finiti ad oggi tutti i milioni di euro dei finanziamenti che ci sono arrivati dal governo e dall’Europa e che invece sono finiti nelle tasche dei furbetti che fanno i progettisti di professione.
Non vedo la necessità di un impianto di compostaggio a un chilometro da un altro impianto: caro Presidente De Luca pensi a completare l’impianto di San Tammaro invece di venire a fare i proclami a Casal di Principe e caro Sindaco pensi a migliorare la gestione dei rifiuti invece di chiedere un impianto di compostaggio a Casal di Principe!
Mi opporrò con tutte le mie forze affinché l’impianto di compostaggio NON SI FACCIA NEL NOSTRO GIARDINO!!!!”
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