
È una vita di lotta, ma è una vita che la provincia di Caserta e la stessa città capoluogo vivono nei bassifondi di ogni classifica. Il novantaquattresimo posto nella classifica della qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore è la conferma che la provincia di Caserta continua ad avere tutti i problemi di sempre e mai riesce scrollarseli da dosso.
Eppure parliamo di una provincia che ha tante potenzialità sia umane sia paesaggistiche. Il mare, i monti, i borghi, la storia, la cultura, agricoltura, artigianato, tante risorse che non sono mai decollate lasciando la provincia navigare nel buio, avvolta dagli annosi problemi di camorra e inquinamento.
La politica, poi, una macchia che non si riesce a pulire. Se la qualità della vita non è buona dipende molto da quello che fa la politica. Se i risultati sono questi, significa che la colpa è tutta della politica, che amministra male. I cittadini hanno la colpa di non sapersi difendere, oltre ad avere la colpa di non sapersi scegliere una classe dirigente nuova, che sia lontana dai vecchi schemi e logiche di un tessuto istituzionale che non ha guardato agli interessi dei cittadini, ma soltanto a interessi di partito. La realtà è che la città di Caserta come tutta la provincia, ancora una volta è beata tra gli ultimi.
Articoli simili: