
CASERTA –Siamo sempre ultimi. Abbiamo un triste primato che non riusciamo a scrollarci di dosso. Non solo, non riusciamo a salire di posizione e rimaniamo sempre ultimi. La tabella stilata dal sole 24 ore porta ancora una volta la provincia di Caserta all’ultimo posto come qualità della vita, collocandosi al 110° posto.
Il triste primato non riguarda solo Caserta, ma è l’intera Campania ad affondare sempre di più. Negli ultimi posti della classifica spiccano la presenza di province campane Avellino al 102° posto, Salerno al 105°, Napoli al 107°. Ma è proprio l’intero sud che si colloca nelle parti basse, segno che l’area meridionale non ha saputo riscattarsi e rimane sempre collocata agli ultimi posti in tutte le classifiche. Foggia al 103°, Lecce al 104°, Brindisi al 106° e Taranto al 109°, tutte in arretramento, tranne Napoli, che è stabile.
La nostra tendenza a non migliorare la qualità della vita rispetto agli indicatori messi in campo per stilare la classifica, danno l’ampia misura come le classi dirigenti che governano il sud non hanno compiuto a dovere il loro ruolo, e le popolazioni meridionali continuano a morire.
Se Caserta è maglia nera, questo ci mortifica e ci umilia, ma ci deve convincere che nel futuro non possiamo lasciare in eredità un territorio ancora senza speranza. Il tempo perso non si recupera più, ma ricostruire si può, e questo lo può fare solo una classe dirigente nuova e fuori dai partiti.
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