
ROMA- L’incoerenza si vede dalle azioni, e quella del centrodestra è piena. Infatti decantano l’unità del centrodestra, che sulla carta c’è, ma nei fatti è inesistente. Ieri si sono presentati al colle ognuno in seduta separata. Ognuno ha dato indicazioni secondo un proprio principio di governo, e non hanno parlato al capo dello stato come coalizione.
A questo punto viene da pensare che, in effetti, la spaccatura sia già in atto. Berlusconi ha mal digerito la vittoria di Salvini, che si è posto sia come leader della coalizione sia come primo partito. C’è dell’altro: Salvini è ormai ben visto da una buona parte dell’elettorato di centrodestra, quindi un ritorno alle urne gioverebbe non di poco alla Lega.
Qualora ci fosse del tutto la spaccatura del centrodestra, a questo punto il governo si potrebbe fare in meno di ventiquattro ore, e sarebbe un governo Lega-M5S, quello più accreditato, poiché c’è un ampia maggioranza sia alla camera che al senato. Forse sono proprio queste le preoccupazioni di Berlusconi: vedere sfumare ogni suo tentativo di ritornare in campo.
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