
ROMA- È mentre si svolgono le consultazioni, c’è già chi pensa alla prossima campagna elettorale per il parlamento. Male vada si vota nel 2018, ma sappiamo benissimo che le campagne elettorali in Italia iniziano con un margine d’anticipo da far paura.
I cinque stelle si preparano al secondo appuntamento elettorale con il parlamento, e mentre Di Battista, Di Maio e Fico sono accreditati come candidati premier, a Torino Chiara Appendino riceve più applausi di un big della musica in uno stadio pieno. Il sindaco di Torino piace a buona parte della rete di Grillo, ma piace soprattutto a una buona parte dell’Italia.
Purtroppo il male vero del M5S si chiama la rete, quel buio assordante che non piace all’Italia, che vuole un modo diverso di fare politica, e nona affidarsi ad un click per decidere, però il punto è che sceglieranno i grillini con un click, come sempre. Purtroppo quella rete sarà la sconfitta del M5S, poiché non da margini decisionali diversi da un Click, e il popolo italiano molto presto si stancherà di questo sistema. Un punto è sicuro, l’Appendino al momento è una che attira la curiosità di una buona parte dell’elettorato e, forse, molto di più attira la curiosità di quell’elettorato ancora indeciso che può fare la differenza.
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