
ROMA- Siamo alle solite parate della politica, pardon, dei politici del condominio Montecitorio. Dopo le dimissioni di Renzi tutti gridano a un nuovo governo, per il semplice fatto che c’è da difendere il vitalizio. I politici sono fatti così, purtroppo, difendono quello che gli appartiene, ma poco interessa quello che succede ai cittadini.
Infatti per molti onorevoli c’è una beffa: arrivare a un passo dal vitalizio e fermarsi per la fine anticipata della legislatura. E no, questo non deve succedere, gridano in tanti. Qui ci sono in palio i nostri soldi, i nostri diritti, la legislatura deve andare avanti, perlomeno fino a quando i nostri diritti sono garantiti. Sono le urla che escono dal condominio Montecitorio in queste ore. E sì, in effetti la soglia per ottenere la garanzia è la data del 15 settembre 2017: scavalcata questa data sarà possibile ottenere la pensione. 608 parlamentari non hanno ancora maturato il diritto alla pensione. Solo nel Pd si contano 209 onorevoli che non hanno maturato il diritto al vitalizio. Anche in Forza Italia hanno le medesime preoccupazioni, viste le difficoltà del partito, e sono più di una ventina quelli che non raggiungerebbero il vitalazio se finisse anticipatamente la legislatura. Insomma, al momento a far tremare non è la fine del governo, ma la fine della legislatura, con i diritti acquisiti dei politici non si scherza.
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