Evidentemente al premier Conte sfugge un particolare: il M5S non è il movimento delle scorse politiche, oggi lo votano al massimo il 10% degli italiani. Per quanto riguarda il PD è un partito che attira poco entusiasmo tra gli elettori italiani, quindi anche in questo caso l’elettorato non lo premierà.
Oggi Conte ha parlato anche delle prossime elezioni regionali affermando: “Possibile non trovare un momento di sintesi agli appuntamenti regionali? Sarebbe una sconfitta per tutti, anche per me, se non si trova un modo per fare un passo avanti. Basterebbe mettere da parte le singole premure”, ha detto sulle mancate alleanze tra i partiti di governo.
Al premier sfugge che il movimento era nato per stare lontano dai partiti storici, ora che al governo sta col PD, il suo nemico politico numero uno, gli italiani hanno capito che una volta al potere tutti cambiano opinione e linea politica, quindi difficilmente daranno fiducia a chi ha tradito lo spirito del movimento.