Mar. Mar 19th, 2024

La seconda punta del Conte premier si sta rivelando un flop in piena regola. Il suo governo dapprima a messo in scena una manovra che ogni giorno cambia il numero delle puntate, poi si insabbia sulla questione del fondo salva stati. Nato come premier del M5S, Conte in breve tempo, dopo la nascita del governo di sinistra, ha detto di non essere del movimento e di aver votato sempre a sinistra, diventando, difatti, l’uomo guida del PD tradendo in pieno gli ingenui grillini.

Ora però il premier rischia grosso. Nel movimento c’è una frattura insanabile che parte dall’alleanza con il PD e finisce sul MES. Il MES non fa paura solo all’Italia, ma anche i Paesi del Sud Europa sono terrorizzati dall’idea che questo Meccanismo possa consistere in un cappio che prevede una ristrutturazione forzata dei debiti in base a quanto richiesto dalla nuova “super Troika”. Dall’Europa dicono che la riforma è fatta in modo da “rendere tutti i nostri debiti più sicuri e rafforzare il ruolo dell’Esm come una barriera contro il contagio nelle crisi, che alcuni anni fa non eravamo pronti ad affrontare. È chiaro che l’Europa tende a difendere il suo operato, ma chi non può difendersi sono i cittadini europei, che continuano a subire vessazioni da una UE che sta creando solo difficoltà ai cittadini dei paesi membri. C’è una differenza sostanziale tra i paesi che compongono l’eurozona, i paesi del Sud Europa sono deboli, mentre a Nord sono tutti d’accordo con la necessità della rigidità sul bilancio. Conte in queste ore cerca in Europa una boccata d’ossigeno per prolungare la sua permanenza a Palazzo Chigi.

La riforma del Mes è riuscita a mettere d’accordo sovranisti ed europeisti, tutti presi dalla paura che il salva stati possa essere una trappola da cui poi non si può più uscire. Ebbene sì, la modifica del Meccanismo europeo di stabilità non piace quasi a nessuno. Persino gli economisti di sinistra ritengono il Mes uno strumento “inutile” e “pericoloso” in quanto faciliterebbe la ristrutturazione del debito. L’altro rischio è quello che i paesi perdono ulteriore sovranità. Il nodo è delicato, l’unico che adesso rischia di grosso è Conte che si vede scivolare il trono di Palazzo Chigi. Forse il panettone riesce a mangiarlo, anche se con qualche preoccupazione, la colomba inizia a traballare, ma il lettino al sole durante l’estate si rimette in dubbio.