
ROMA- A differenza di quello che si era visto e sentito ieri, sembrerebbe che il contratto di buon governo vada avanti spedito e i punti dove c’è ancora disaccordo non superano il 5%. I capitoli dove bisogna ancora sciogliere i nodi sono giustizia, migranti, grandi opere e vincoli europei. Una volta risolte queste controversie si può dire che il governo Lega e M5S e cosa fatta.
È da stamattina che sono ripresi i lavori del tavolo sul programma alla Camera. Il contratto quindi è aumentato di punti salienti, ma sono tutti punti indirizzati a favorire i cittadini a differenza degli altri governi che favorivono se stessi e l’Europa. Fra questi vi sarebbe, appunto, la revisione dei trattati Ue e anche i costi della politica. Per quanto riguarda le politiche europee, viene riferito, entrambi i partiti puntano a chiedere modifiche ma vi sarebbero divergenze sulle modalità.
Stamattina Salvini è stato duro con l’Europa: “Dall’Europa arriva l’ennesima inaccettabile interferenza di non eletti. Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha replicato alle parole del commissario europeo alla migrazione, Dimitris Avramopoulos, il quale ha auspicato che il nuovo governo italiano non modifichi la politica migratoria.
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