
In questo momento il mondo è diviso tra due fazioni: chi dice che il virus è finito e chi invece crede che il virus non sia scomparso per niente. Una sorta di divisione che non giova all’umanità. All’inizio le stesse menti eccelse dicevano che il virus era una semplice influenza, che l’Italia non si doveva preoccupare perchè non sarebbe mai arrivato, chi invitava a non fermarsi e continuare a fare la vita di sempre. L’inizio. Il dopo invece è stata una corsa affannosa a dire “resta a casa”. Le menzogne iniziali hanno causato la morte di più di 35mila persone. Ora sembra che anche queste morti siano rinnegate. Ma che razza di umanità siamo. A volte è difficile capirla.
Passata la prima ondata, le stessi menti eccelse hanno iniziato a riprogrammare le riaperture. Tutto regolare, non si poteva rimanere fermi, l’economia sarebbe andata a picco. Però è iniziato il coro simile a quello iniziale: il virus non è più lo stesso, il virus si è spento, il virus col caldo muore, ebbene, come si dice in Sicilia: “Na beata minchia”. Con le vacanze estive si è dimostrato che il virus non è morto, che ha circolato liberamente ed ha continuato a contagiare. Ma ora c’è la corsa a far credere che siamo usciti dalla pandemia senza avere in mano prove certe che sia finita davvero.
Per fare determinate affermazioni ci vogliono prove scientifiche che provino con precisione che siamo usciti dalla pandemia. Ci sono queste prove? C’è la certezza che tutto è finito? C’è la certezza che in autunno non scoppi una nuova bolla partendo proprio da tutti gli asintomatici che sono in circolazione? Insomma, chi garantisce quello che si ascolta tutti i giorni in TV e sui media?. Quello che è stato detto all’inizio della pandemia è la prova provata che non ci si può fidare delle chiacchiere, ma ci vogliono fatti che dimostrano che tutto è finito. Al momento questa certezza non esiste, esiste solo il numero dei contagi che sono ripresi a salire. Cosa succedere da qui a due mesi lo sa solo Dio, visto che virologi e scienziati finora non hanno garantito nessuna certezza che siamo fuori dall’epidemia.
Articoli simili: