È stato un momento storico particolare, mai vissuto dopo la fine della seconda guerra mondiale. L’epidemia ha messo in ginocchio l’Italia due volte sia sul versante sanitario sia economicamente. La gestione dell’epidemia è stata gestita prevalentemente dalle regioni, meno dal governo. Anche gli italiani sono convinti di ciò: sei su dieci preferiscono la gestione delle regioni. Il sondaggio Noto, ha analizzato gli orientamenti degli italiani per cercare di capire cosa ne pensino di come il Conte-bis sta affrontando e gestito l’emergenza sanitaria e la crisi economica provocate dalla pandemia di coronavirus.
La domanda chiave posta nel sondaggio è stata “Lotta al Covid, meglio le regioni o il governo centro di Roma?“, le risposte del campione rappresentativo della popolazione elettorale italiana (la consistenza numerica del campione è costituito da mille soggetti) è di fatto una bocciatura in toto all’operato dell’esecutivo giallorosso di Giuseppe Conte. Il governo viene indicato dal campione per il 36%, mentre il 59% si schiera al fianco delle regioni, promuovendone l’operato messo in campo dalle regioni per contenere la diffusione del coronavirus. Il 5%, infine, non esprime un giudizio.
La preferenza degli italiani per i governatori va indistintamente sia a governatori di centrodestra sia di centrosinistra. La medaglia d’oro spetta al governatore del Veneto Luca Zaia, preferito dal 53%. Poi c’è il dem Stefano Bonaccini, numero uno dell’Emilia-Romagna con il 48%. Terza piazza al 44% per Giovanni Toti, Liguria, al quarto posto Vincenzo De Luca, Campania, dato al 41%. Al 40% tondo-tondo il presidente della Sicilia Nello Musumeci e il governatore della Lombardia Attilio Fontana.
Sono loro i vincitori dell’epidemia. Gli strumenti messi in campo per arginare i contagi e i provvedimenti economici messi in campo, hanno fatto sì che il governo esce sconfitto dalla gestione dell’epidemia. I governatori hanno rubato lo scettro ai leader nazionali, ponendoli in secondo piano.