
Di questo mondo perverso non ci si può fidare. Un mondo dove al centro di tutto c’è il dio denaro. Per loro la vita umana non conta niente. Lo stiamo vedendo in queste settimane: non si parla del dramma di chi è morto e dei loro familiari, degli ammalati, si parla costantemente di economia, di borse che salgono e scendono, della crisi economica. Un mondo che è fallito da tempo. Ora ha solamente avuto il colpo di grazia. Fidarsi è impossibile, non ci sono i presupposti. Nel passato questo stesso mondo non si è interessato di chi stava male, c’era solo la corsa a chi incamerava più soldi e conquistava più potere individuale. Il virus non ha guardato in faccia a nessuno, ha colpito, ha distrutto anche chi era potente, quindi i soldi non servono a niente.
Sin dall’inizio abbiamo ascoltato pareri contrastanti. Un vortice di affermazione che ha veicolato cattiva informazione su un virus di cui nessuno sapeva nulla. Non esiste un farmaco specifico per prevenire o curare la malattia da coronavirus (COVID-19). Alcune persone potrebbero aver bisogno di terapie di supporto per la respirazione, ma appena attacca i polmoni pochi ne sono usciti vivi. Ora lo sappiamo, ma all’inizio no. Ognuno diceva la sua, ma la verità non era sacrosanta, erano solo supposizioni che non hanno fatto bene a chi era colpito dal virus.
Adesso si parla di vaccino, molti esperti dicono che la salvezza invece è la cura. Non hanno torto. Questo virus è molto aggressivo e si propaga con una certa rapidità. È un virus influenzale che va curato con medicinali adatti come avviene con l’influenza. Senza una cura adeguata nulla sarà come prima. Inutile illuderci. I mesi prossimi saranno di studio, per capire come dobbiamo muoverci e come comportarci finché il virus non sarà uscito dalla nostra nazione, oppure sarà trovata la cura adatta per curarlo. Saranno mesi difficili, sperando che l’irresponsabilità umana attaccata ai soldi, non porti a nuovi focolai e le morti saranno maggiori di quelle già contate.
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