
Ci hanno fatto credere che era la panacea di tutti i mali, ma si è rivelata il male assoluto per moltissimi paesi. È soltanto un’Europa monetaria e finanziaria, per il resto può anche chiudere perché non serve a nulla. Il consiglio del 23 aprile sarà quello decisivo per le sorti della UE, che in questo tragico momento ha dimostrato tutte le sue lacune. Giovedì, l’Europa politica deciderà del suo futuro, della sua stessa essenza e se non della sua esistenza formale certamente di quella sostanziale. Quella di giovedì è l’ultima chiamata, poi si capirà se questa Europa ha importanza di esistere. Dopo anni di discussioni, dibattiti, divisioni su cose molto importanti e su cose molto meno importanti, stavolta l’Ue si trova nella situazione più simile a quella del 1957, anno in cui l’idea di una comunità di Stati prese ufficialmente forma con i trattati di Roma. Ora non si tratta di salvare un Paese o più Paesi che hanno fatto male i conti, che hanno gestito male le risorse. Qui siamo nel pieno di una crisi globale che non ha precedenti. è il mondo che è sotto sopra. è in un territorio sconosciuto ai leader di due generazioni. Ormai non è più un discorso politico, sono i popoli che non si fidano più di questa Europa.
Articoli simili: