
Troppi errori sono stati commessi nella fase due. Il primo degli errori è sotto quello di riaprire le frontiere, non era necessario in un momento dove noi eravamo usciti dall’inferno ed altri invece ci entravano. L’errore ci è costato caro, tanto che i contagi da rientro sono stati la maggiore causa del balzo in su dei nuovi positivi.
L’errore più grasso, e qui le colpe maggiori sono delle regioni, è stata la mancanza di controlli, venuti meno nella cosiddetta fase due. Il decreto fatto per la riapertura prevedeva molte regole per evitare nuovi contagi. Regole che sono saltate, poiché nessuno le ha rispettate. Ad esempio, per andare al mare bisognava prenotare e la capienza doveva essere ridotta in base alle regole del distanziamento sociale. Cosa non avvenuta, poiché le spiagge sono risultate super affollate e nei lidi si entrava senza la prenotazione online come era previsto dal decreto. Tutto è saltato in poche settimane.
L’assenza dei controlli ha dato impressione alle persone che tutto era consentito, e quello che era successo era soltanto un vecchio ricordo. Purtroppo non era così, ed oggi contiamo di nuovo più di mille positivi. In altri paesi europei il numero è abbondantemente più alto, come in Francia, dove ogni giorno sfiora i cinquemila contagiati.
La situazione è sfuggita di mano, anche se l’impressione è stata quella del lasciare fare per salvare la stagione estiva. Bisognava essere più vigili, ma così non è stato. Gli errori sono stati troppi sia da parte del governo e regioni sia da parte dei cittadini. L’unica fortuna che il virus, al momento, non è invasivo come nel mese di marzo. Ma non si può gioire, poiché andiamo incontro al periodo invernale, e come si diceva che il virus d’estate moriva, e non è stato così, allo stesso tempo in inverno le cose possono peggiorare e non migliorare, considerando che si va incontro al periodo influenzale e la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente.
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