
ROMA – Non c’è nulla da fare: lo stato ci vuole spiare in tutto e cerca anche nelle più banali dello cose di creare difficoltà a chi vive in questo paese. limitare il pagamento in contate non è altro che una possibilità che lo stato si riserva per tenere più moneta nelle banche e di poter controllare i cittadini su tutto. Una formula magica per uccidere ulteriormente quello che già si è ucciso.
Il governo del PD ha inserito nella legge di Bilancio 2018, che sarà varata oggi, la norma che prevede, a partire dal prossimo gennaio, una sanzione di 30 euro ogni qualvolta un esercente non accetterà un pagamento tramite bancomat o carta di credito. In buona sostanza, i negozianti saranno obbligati – pena la multa – ad accettare pagamenti elettronici anche al di sotto della soglia dei 5 euro. Quindi dal primo gennaio anche prendere un caffè al bar o andare dall’edicolante a prendere il giornale si può pagare con la carta di credito. Quindi lo stato ci potrà controllare quanti caffè prendiamo, quanti giornali compriamo, insomma, lo stato vuole controllare tutto quello che fanno gli italiani.
La moneta elettronica è tracciabile e questo consentirà all’Agenzia delle Entrate sia di sapere quanto incassano effettivamente gli esercenti sia di controllare se le spese dei privati contribuenti sono effettivamente commisurate al reddito dichiarato. La lotta senza quartiere all’uso libero del contante ha infatti questo obiettivo. Oltre ad avere come obiettivo portare fuori il sommerso. La sostituzione della moneta con quella elettronica ha diversi obiettivi, ma e il primo rimane controllare tutto e tutti.
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