
ROMA- La questione immigrazione sta diventando una mina vacante, dove l’esasperazione di un paese come l’Italia, impone di prendere decisioni drastiche per fronteggiare un fenomeno che ormai non ha più nulla di umanitario. Gli interessi che ruotano intorno all’immigrazione sono tantissimi, a partire dagli scafisti, per finire ai centri di accoglienza. Ormai non si tratta di aiutare delle persone, si tratta di porre fine ad una situazione che non può durare ancora a lungo.
Ora la decisione dell’Italia di entrare nelle acque libiche per fermare gli scafisti e contrastare anche il fenomeno delle navi umanitarie, mette a rischio la pace. Mercoledì lo Stato Maggiore della Difesa ha annunciato che la nave Comandante Borsini, già impiegata nell’ambito del dispositivo dell’operazione “Mare Sicuro”, è entrata nelle acque territoriali libiche, dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni, facendo rotta verso il porto della città di Tripoli. Da qui la polemica della Libia di non volere navi italiani a presidiare le acque libiche. Il Parlamento libico di Tobruk ha condannato la missione navale italiana in acque libiche come una violazione della sovranità nazionale, affermando di non riconoscere la validità dell’intesa raggiunta dal governo di accordo nazionale di Fayez al Sarraj con le autorità italiane. C’è di più, come riporta Al Arabiya, il generale Kalifa Haftar ha dato l’ordine ai suoi uomini di bombardare le navi italiane impegnate nella imminente missione di supporto navale alla Libia.
Ora la questione dell’immigrazione va ben oltre quello che è lo scopo umanitario. C’è da dire che ormai la situazione si protrae da anni, e quando le cose diventano sistematiche e sono impossibili da reggere per sempre, esse vanno contrastate con tutti i rischi che possono portare. Il flusso migratorio è molto alto, non si tratta di sporadici immigrati ma sono intere flotte di persone che si riversano sulle coste italiane. Dietro a questa marea umana ci sono criminali che sfruttano queste persone e lucrano su di esse. La situazione non è più sostenibile, quindi va contrastata con forza per ripristinare un pizzico di serenità nel nostro paese.
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