
È da quando è morta la Democrazia Cristiana che l’Italia ha iniziato un percorso di rallentamento tale da fermare la macchina Italia. Ciò che è stato costruito dal dopoguerra ad oggi, è stato distrutto dalle nuove leve politiche. Ad aggravare ulteriormente le cose se messa l’Europa, che frena ogni tentativo di far ripartire l’Italia. C’era un detto che diceva “turati il naso e vota la Democrazia Crisitiana”. Questo detto evidentemente ha un senso forte, perché votarla significava rimanere in asse una politica attenta a tutte le esigenze, anche quelle dei partiti. Era quasi una divisione dei ruoli e delle competenze e, nello stesso momento, una divisione tra politica e cittadini del sistema economico. Il sistema ha retto per tantissimi anni, poi, come in tutti i cambiamenti, è arrivata la fine. Quella forma politica, però, ha ricostruito l’Italia nel dopoguerra ed ha portato la nazione a raggiungere la vetta del sistema industriale ed economico mondiale.
Finita la prima repubblica, finita la DC, tutto ha preso un verso nuovo, che non ha costruito il meglio, ma il peggio. Oggi se guardiamo al nostro paese possiamo dire che “si stava meglio quando si stava peggio”, ma non è una battuta, è la pura verità di una condizione reale. Se prima si stava peggio, però tutto funzionava e l’Italia non navigava nel buio come oggi, qualcosa di meglio c’era. Oggi le condizioni di vita del paese sono peggiorate notevolmente. Ogni governo temporeggia e non trova la quadra intorno ai tanti problemi che vanno risolto se non si vuole morire. Questo sistema non funziona, e il paese soffre una situazione degenerativa che nessun governo è in grado di eliminare. Si temporeggia intorno ad altri problemi, che poco interessano i cittadini. Governi che ogni mattina si alzano e devono creare una questione aprendo infinite discussioni per baipassare i tanti problemi reali che attanagliano i cittadini. Si passa dall’immigrazione agli scandali dei partiti in breve tempo. Ma la questione della povertà, della mancanza di lavoro, dell’insicurezza, la disperazione di giovani e padri di famiglia, di tutti queste questioni non se ne parla. Sono governi fantocci che devono far passare i cinque anni, ma chi deve risolvere i problemi reali della nazione ancora non c’è. Oggi per i politici esiste solo la cara poltrona, gli italiani servono solo per votare.
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