
ROMA- E bene dirlo, per colpa di Romano Prodi, che spinse l’Italia nel bordello Europa, siamo diventati ostaggi di un meccanismo perverso, che quando non obbedisci ai suoi richiami diventi un nemico da abbattere. Quello che successe a Silvio Berlusconi fu solo un gioco di borsa per portare lo spred ai massimi livelli pur di toglierselo dalle scatole. Poi abbiamo avuto una serie di governi, che ubbidendo ai comandi dell’Europa, hanno mandato al tappeto al vita dei cittadini italiani per fare gli interessi della baldraccona Europa. L’Europa ormai è chiaro a tutti che sta diventando la maledizione peggiore della seconda guerra mondiale.
Dopo Mario Monti, non eletto. Dopo Enrico Letta, non eletto. Dopo Matteo Renzi, non eletto: l’Europa evidentemente sta cercando un nuovo non eletto per sostituire Renzi che, ormai, inizia a stare sui maroni a molti in Europa. È la cosa non deve sembrare tanto strana, perché in questi giorni le borse stanno suonando il campanello d’allarme, ciò significa che già se messa in moto una regia per mettere fuori anche Renzi. Le leve dell’economia come arma di pressione e di ricatto: dallo spread al «bail in», strani termini per identificare l’economia in grado di mettere in ginocchio, a comando, qualsiasi Paese.
Qualcuno avvisi Renzi che la macchina europea si è messa in moto e presto potrebbe essere costretto a dimettersi come successo con i suoi predecessori. Questa è l’Italia vittima dell’Europa. Se non si esce presto da questo meccanismo perverso, il nostro paese rischia di rimanere ostaggio di una fetta di potere che renderà invivibile le condizioni di vita di un’intera nazione.
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