
Dicembre 1980 . Milano , inaugurazione della stagione del teatro alla Scala. Mentre all’esterno dell’edificio un gruppo di animalisti manifesta contro un’azienda italiana produttrice di pellicce di visone, sotto l’occhio atterrito di due nobildonne dissenzienti , avvolte in una stola, ricoperta del pelo del povero mammifero, in sala e nei palchetti del loggione , il pubblico discute dello spettacolo tra qualche istante in scena : “La Traviata” di Giuseppe Verdi . Seduto nella prima fila della platea , il regista Michelangelo Antonioni attende l’inizio dell’opera , accogliendo con freddezza l’editore Angelo Rizzoli , arrivato insieme con la moglie : l’attrice Eleonora Giorgi. “Ciao Michelangelo ! , come va , come stai?…Ti presento mia moglie : Eleonora Giorgi!…. dovresti conoscerla , è un’attrice !” , esclama l’imprenditore . “Può darsi che ne abbia sentito parlare , ma, in questo momento , perdonami , caro!, proprio non mi sovviene!…E’ davvero strano , perché , di solito, le attrici brave le ricordo bene …al contrario sono le attricette prive di talento o , peggio ancora, le comparse a sfuggirmi di mente!…” , sentenzia piccato , il regista . “Scusate , con il vostro permesso , andrei a sedermi !…E’ stato un vero piacere conoscerla , maestro Antonioni!…”, li interrompe la Giorgi , allontanandosi. “Mi spieghi che bisogno c’era di trattarla così , Antonioni ? ….Possibile che un’attrice capace come lei debba pagare il fatto di avermi sposato?…” , domanda in preda all’ira Rizzoli , aggiungendo : “Eleonora , non ha sposato “Rizzoli” , ma “Angelo”! …è bene che voi tutti ve lo mettiate in testa e smettiate di trattarla sempre come un ospite sgradito , indesiderato , da mettere alla porta!…” . “Calmati , Rizzoli !…non vorrai rovinarci la serata con i tuoi deliri ? ….” , lo incalza Antonioni , continuando : “Va’ a sederti accanto a tua moglie…non vorrai mica rovinare la serata e la reputazione anche a lei?… non hai detto che è una grande attrice ?…”
“Ho avuto una vita talmente intensa che potrei sedermi a riguardarla come fosse un film” : così ha dichiarato , in un’intervista rilasciata a “Vanity Fair”, qualche anno fa , l’attrice , regista, sceneggiatrice e produttrice , Eleonora Giorgi. Nata a Roma , il 21 ottobre del 1953 , da padre romano e da madre ungherese , a soli vent’anni , nel 1973 , debutta nel cinema come attrice-protagonista nelle pellicole di Domenico Paolella e di Gianluigi Calderone , “Storia di una monaca di clausura” e “Appassionata”. “Donna copertina” di “Playboy” , viene scritturata tre anni dopo , nel 1976, dai registi Giuliano Montaldo e Alberto Lattuada per i film impegnati : “L’Agnese va a morire” e “Cuore di cane”. Sposato nel 1979 l’editore Angelo Rizzoli, da cui ha il figlio Andrea , interpreta nella pellicola “Un uomo in ginocchio” di Damiano Damiani uno dei pochi ruoli drammatici della sua carriera. Infatti, dedicatasi quasi esclusivamente alla commedia , per gran parte degli anni Ottanta , recita in film brillanti di Castellano e Pipolo, Steno , Bruno Cortini e Maurizio Ponzi , accanto ad Adriano Celentano e a Renato Pozzetto , quali: “Mani di velluto” , “Mia moglie è una strega” , “Grande Hotel Excelsior”, “Mani di fata”, “Sapore di mare 2-Un anno dopo”e “Il volpone” . Aggiudicatasi i premi Nastro d’Argento e David di Donatello come “migliore attrice”, grazie alla pellicola diretta e interpretata da Carlo Verdone , “Borotalco” , ritrova l’attore e regista nel film “Compagni di scuola”. Intanto, separatasi da Rizzoli , arrestato in seguito all’ inchiesta sulla loggia P2, si allonatana progressivamente dal set , diventando , fra gli anni Novanta e il 2006 , volto popolare di miniserie televisive Rai e Mediaset , come : “Morte di una strega”e “Lo zio d’America”. Risposatasi con il collega Massimo Ciavarro , da cui ha avuto il secondo figlio , Paolo, dopo un’assenza prolungata dal grande schermo come attrice , vi ha fatto ritorno in veste di regista nel 2003 e nel 2009 , dirigendo le pellicole “Uomini e donne , amori e bugie” e “L’ultima estate”. Esordito nel 2008 come attrice teatrale , ha portato in scena le commedie : “Fiore di cactus” di Pierre Barillet e Jean Pierre Gredy , “Due ragazzi irresistibili” di Neil Simon e “Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi” di Mario Scaletta . Autrice dell’autobiografia romanzata, “Nei panni di un’altra”, edita da Mondadori , presentata in anteprima durante l’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia , ha confessato : “Per anni sono stata trattata dai media con pregiudizio , come la squinzia senz’arte né parte , quella che aveva fatto la furba con l’editore , l’arrampicatrice sociale che non sono mai stata. Ero sempre come l’ospite non gradito, il coté frivolo della faccenda , la donna inopportuna che aveva sposato un uomo che , secondo i disegni familiari, avrebbe dovuto avere in sorte una donna dell’altissima borghesia milanese. Il cinema italiano mi snobbava : non c’era una volta che incontrassi Antonioni senza che lui mi ignorasse platealmente[…] Oggi , vivo a Roma , ma ogni tanto sento il bisogno di ritirarmi in cima a un monte, a riflettere. E ho un desiderio profondo di continuare a lavorare , per poter dare una nuova identità alla donna matura. Anche per questo sto lasciando esplodere le rughe sul mio viso ; alla fine , la bellezza si fa giustizia da sola, l’età accomuna tutte. Voglio dimostrare che le donne mature sono splendide e vogliose d’amore. La vita , non finisce dopo i sessant’anni!”.
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