
Mancano poche settimane al voto del 20-21 settembre per le cinque regioni dove si va al voto per il rinnovo del consiglio regionale. È una campagna elettorale anomala dove il contatto con i cittadini è del tutto azzerato, questo comporta una mancanza di confronto con l’elettorato e la campagna elettorale dei candidati si riduci a semplici slogano sui social che i cittadini nemmeno leggono. Si vota in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia, cinque regioni importanti e quasi tutte in mano al centrosinistra.
In Liguria Ferruccio Sansa – ex firma de Il Fatto Quotidiano – cercherà di scalzare Giovanni Toti. Il candidato del centrodestra, però, vola verso la riconferma. Infatti, secondo le ultime rilevazioni di Tecnè, Toti si attesta tra il 51-55% dei voti, contro il 39-43% del candidato giallorosso.
In Toscana, regione “rossa” per eccellenza non è detto che Eugenio Giani riuscirà a ricevere il testimone dal dem Enrico Rossi. Susanna Ceccardi, candidata leghista per l’intero centrodestra, sogna infatti il clamoroso colpaccio. le ultime rilevazioni le assegnano una forbice che va dal 38,5% al 42,5%. Giani, per il centrosinistra, la spunterebbe, ma di poco: è fotografato al 44-48% dei voti. Appena tra il 6 e il 10% Irene Galletti per il Movimento 5 Stelle.
In Veneto la partita è sostanzialmente già chiusa. Luca Zaia non ha rivali e si attesta intorno al 76,8% dei consensi. La sua lista personale, peraltro, prenderebbe più voti della Lega-Salvini Premier (le stime parlano di un 33% contro il 26% del Carroccio).
Nelle Marche è avanti il meloniano Francesco Acquaroli. Il politico di FdI viene rilevato al 43,5-47,5%, contro il 36-40% Maurizio Mangialardi del centrosinistra. Tra il 12,5 e il 16,5% il pentastellato Gian Mario Mercorelli.
Anche la Campania è in bilico. Vincenzo De Luca viene dato in leggero vantaggio su Stefano Caldoro: 42,5-46,5% per il governatore uscente contro il 37-41% del candidato del centrodestra. La grillina Valeria Ciarambino non andrebbe invece oltre il 13-17%.
Non dovrebbe riuscire a riconfermarsi presidente il dem Michele Emiliano, all’inseguimento di Raffale Fitto, uomo di Fratelli d’Italia e candidato del centrodestra. Emiliano non andrebbe oltre al 37,5%, mentre Fitto è dato al 43,5%. Il candidato renziano in Puglia Ivan Scalfarotto, invece, è fermo al 5%.
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