
Al sud i mezzi pubblici non hanno mai funzionato a dovere, quindi nulla è cambiato, e l’apprensione che si poteva registrare con l’assalto ai mezzi pubblici non c’è stato. Al nord invece, dove la situazione è ancora abbastanza critica, la fase due è partita con uno spirito protettivo. Le persone che stamattina si dovevano recare al lavoro, hanno preferito i mezzi proprio e non quelli pubblici. Stamattina sono tornati al lavoro quattro milioni e mezzo di persone su tutto il territorio nazionale. Il numero maggiore è concentrato lì dove l’epidemia è ancora forte.
Le forze dell’ordine stanno monitorando gli spostamenti per evitare assembramenti. In tutte le maggiori città c’è massima attenzione. Per il momento non si registrano disagi. La cose che più rincuora è l’attenzione dei cittadini, che dopo due mesi di isolamento hanno timore e stanno adottando tutte le cautele previste dal coronavirus. Spostamenti più sostenuti si registrano in autostrada, partendo da Milano in direzione Sud. È aumentato rispetto ai giorni scorsi il traffico sulla A1 nel tratto che collega la Lombardia e l’Emilia. Ad essere cresciuta (anche se non in modo considerevole) nelle prime ore della Fase 2 è soprattutto la presenza di automobili in direzione Sud. Treni vuoti al mattino tra Lecco e Milano nel primo giorno della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. La corsa numero 10827 della linea suburbana S11, una delle più frequentate dai pendolari in tempi normali, e’ partita puntuale alle 6.39 dal capoluogo lecchese con pochissime persone a bordo e alcune carrozze vuote delle 6 che compongono il convoglio.
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