
ROMA – La peggiore parte di noi spesso arriva proprio quando il silenzio è l’unica risposta a diverse problematiche. La peggiore parte di noi emerge all’improvviso e ci travolge solo allo scopo di acquisire una banale visibilità che non rende ai bisogni di chi ne ha bisogno. È uno schema talmente collaudato che spesso lede l’altra parte. Si lancia la pietra e si nasconde immediatamente la mano.
Ho visto persone girare per anni intorno ai partiti, dai quali hanno ottenuto incarichi d’oro che un comune mortale non avrebbe mai ottenuto. Bravi a fare i moralisti pur sapendo di essere peccatori. La politica in questi ultimi venti anni è caduta in basso, ha perso di credibilità e, soprattutto, è diventata di qualità scadente. Nessuno è immune da questo vortice di bassa qualità. Tutto ciò è stato reso possibile perché chi si è cimentato in un percorso politico, l’ha fatto per poca affezione al bene pubblico, ma solamente interessato al bene personale e alla costruzione di un pacchetto di voti che gli garantisse la permanenza nel panorama politico.
Il discorso ritorna sempre a ritroso: per alcuni è stato possibile perché intorno a loro ruotavano persone di basso profilo morale, intende solo a fiutare l’affare personale che poteva giungere dal partito di riferimento. L’effetto è stato devastante per il paese, poiché la meritocrazia ha fatto a cazzotti con la base sporca della politica.
Cari giovani, la mia non è follia, ma è il risultato di tanta esperienza vissuta sulla mia pelle. Come voi sono stato un giovane, e come voi ho creduto alle barzellette che i politici mi raccontavano dai palchi. Aimè, come voi ci ho creduto, ma alla fine sono rimasto deluso. Sono stato trombato come lo siete voi ora. La mia generazione è stata più sprovveduta: ha continuato a crederci, e mentre noi ci credevamo gli altri si arricchivano alle nostre spalle. Mentre noi gente comune cercavamo una soluzione ai nostri bisogni altri cittadini, solo perché professavano una fede politica fatta di ideologia sacra, ma era solo una commedia per continuare a vivere di rendita intorno alla politica, erano sempre a disposizione del politico di turno pur di non perdere il privilegio acquisito. L’ideologia politica non c’entrava nulla, era solo un interesse personale.
I colpevoli di questo disastro sono un insieme di persone che hanno fatto della politica una base dove poter attingere risorse per se e non per i cittadini. Però, adesso, cari giovani, voi non potete continuare sulla scia di quello che abbiamo fatto noi. Il modus operandi non è cambiato, è sempre lo stesso, quindi a voi il compito gravoso di ribaltarlo. Voi rappresentate il presente e il futuro, non potete arrendervi. In nessun modo. Voi state facendo più di quanto abbiamo fatto noi: vi state accollando anche i nostri errori.
Dai nostri errori traete la parte migliore per cambiare le sorti della nostra Italia. Non lasciatevi ingannare come ci siamo fatti ingannare noi, trovate il modo migliore per uscire da questo pantano. Noi abbiamo sbagliato, però cercate di non sbagliare pure voi. A noi ci hanno riempito di promesse, mai realizzate, fate in modo che a voi non tocchi la stessa sorte che è toccata a noi. C’è un mondo fuori che aspetta che voi reagiate alle forzature che hanno messo a repentaglio il vostro futuro, uccidendo la speranza che in voi emerge ogni giorno. Siate gli artefici del vostro domani. Fatelo sapendo che dopo ci saranno i vostri figli, e per loro avete l’obbligo di rimettere ordine democraticamente in questa nazione.
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