Forse dobbiamo diventare un po’ tutti francesi. Imparare a difenderci e difendere le nostre cose. In questi giorni ci stanno riempiendo i Maroni sul Natale Sì e sul Natale No. I Maroni si stanno gonfiando a dismisura e molto probabilmente possono scoppiare.
Preti che aboliscono le recite, dirigenti scolastici che annullano l’albero e il presepe in classe, maestre che tolgono la parola Gesù dalle poesie, altri che tolgono il crocifisso, e tutto per non urtare la sensibilità degli altri. Altri che vengono nel nostro paese e vogliono dettare leggi, mentre noi quando andiamo nei loro paesi dobbiamo rispettare alla lettera culture e religioni, altrimenti ci tagliano la testa. Questa cosa come si spiega: noi siamo rispettosi di religioni altrui e altri non rispettano la nostra?
Il Natale è la festa per eccellenza per noi cristiani. In Italia è una festività molto sentita sia bambini sia dagli adulti. Fa parte della nostra tradizione e della nostra cultura, quindi nessuno può venire a dettare leggi nel nostro paese, le deve accettare altrimenti può andare via.
E chi occupa posti di potere, la deve smettere di fare politica sul nostro Natale e portare avanti indirizzi sul Natale. Non sono nessuno, è il popolo che decide. L’Italia ha il Natale e tale resta, a chi non piace vada lontano dall’Italia, ma lasci in pace i bambini che vogliono vivere il Natale così com’è. Ripeto, diventiamo un po’ tutti francesi, difendiamo quello che altre culture vogliono toglierci per portarci ad essere schiavi delle loro religioni e culture obsolete.