
La fase del coronavirus ha aperto una spaccatura ancora più profonda nel paese. da un lato ci sono i garantiti, dall’altra c’è la marea d’invisibili. Quest’ultimi sono stati abbandonati completamente dal governo. Tutti i provvedimenti sono stati indirizzati a chi era già tutelato, mentre chi viveva già enormi difficoltà, non è rientrato in nessuno dei provvedimenti che finora sono stati lanciati, solo lanciati, da governo e regioni. Chi invocava a restare a casa erano per la maggiore chi aveva un impiego fisso, lavorava nella pubblica amministrazione, o chi, comunque, era un garantito. Chi riceveva il messaggio si incazzava, poiché la vita già gli era compromessa, ora diventava un inferno. Il governo è stato disattento nei confronti di chi prima soffriva e ora si avviava alla fame totale. A parte il mangiare, che con i buoni pasto si è cercato di sopperire al momento di difficoltà, sono state altre esigenze che hanno affossato le famiglie povere. Le utenze da pagare e non poter pagare, affitti ecc. Uno stato coscienzioso avrebbe indotto le società di erogazione dei servizi elettrici, gas e telefonici, la sospensione perlomeno per diversi mesi. Niente. Nelle case degli italiani hanno continuato ad arrivare tutte le utenze, e anche i richiami di morosità. È vero che nessuno può staccare le utenze, ma è anche vero che atteggiamenti ipocriti non si possono tollerare in un momento dove tutto è fermo.
Ormai in molte città italiane si assiste al rito della vendita di beni preziosi per superare la difficoltà economica. Il meccanismo è semplice: consegni alla banca gioielli di famiglia, oro e beni di valore e in cambio ottieni soldi contanti. Lo fai con la promessa di estinguere il debito e di ritornare in possesso di ciò che hai lasciato. In questo momento non è facile poter dire quando si estingue il debito, poiché il futuro è più incerto del presente. Tra queste persone c’è di tutto, non solo i lavoratori a nero. Molti di quegli oggetti sono patrimonio di ricordi infiniti. Sono piccoli cimeli di vita che la fame ti obbliga a lasciare in pegno. Sono il ricordo di momenti particolari della vita. Ma questo governo lo sa tutto questo? Il sistema del pegno è diventato di moda in una società evoluta come la nostra. È l’unica risposta all’assenza dello stato. Nelle ultime ore c’è stato un vero boom di persone che si sono messe in coda agli sportelli per ricevere quei pochi soldi per continuare a sperare. Uno stato che non interviene e lo fa solo con chi è garantito sempre e comunque, allora non ha capito cosa significa la politica e il suo ruolo.
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