
ROMA- Ieri la Commissione europea ha presentato il piano per riformare Schengen, il trattato che stabiliva la libera circolazione all’interno dell’Unione. L’Europa rilancia e propone un nuovo piano di «reinsediamento». Che consiste di andare a prendere i richiedenti asilo direttamente negli stati extra europei. Con un vago impegno ad occuparsi dei tanti che sono rimasti intrappolati dentro le frontiere degli stati del Sud. Che sia l’Europa la maledizione degli italiani, ormai è diventato scontato. Ma insieme all’Europa ci sono i partiti di sinistra e quelli che compongono il centrosinistra, che aiutano l’Europa a distruggere il nostro paese.
Il problema che sugli immigrati quelle regole stabilite dall’Europa nessuno le ha rispettate e, quindi, a farne le spese sono stati l’Italia e la Grecia, che si sono visti arrivare fiumi di persone sulle proprie coste e poi non hanno saputo a chi destinarli. Una situazione che è andata poi ad ingolfare i due paese e metterli in difficoltà. In tutto sono solo 9.078 i richiedenti asilo che sono stati spostati dal Belpaese verso i pochi partner europei disposti ad accettarli. Quelli ricollocati dalla Grecia sono stati 20.066. In un documento del governo europeo si legge che è in programma un nuovo reinsediamento per almeno 50 mila rifugiati. Il problema che nei paesi indicati ci sono tanti altri immigrati che non sono nemmeno censiti e quindi circolano liberamente senza che nessuno possa controllarli. La novità di ieri è che i controlli alle frontiere introdotti da Germania, Austria, Danimarca, Svezia e Norvegia resteranno anche dopo l’11 novembre, quando sarebbe dovuta scadere la deroga, cioè la sospensione della libera circolazione, per altri sei mesi. La certificazione di un fallimento.
Questo patto europeo alla fine penalizza solo un paese come l’Italia, che finora ha accolto tutti ed ha dovuto pure sostenere i costi di questa accoglienza ancor prima che intervenisse l’Europa economicamente. Ma anche il governo italiano si appresta a varare delle misure per favorire gli immigrati. Già ieri si parlava di dare supporto garantendo lavoro e alloggio a quasi 75mila immigrati che si trovano nel nostro territorio, al patto che loro rispettino le nostre tradizioni e le nostre leggi. Cosa che dovrebbe essere già scontata e non certamente da redigere come garanzia per dargli in cambio qualcosa. Ma quello che impensierisce è il fatto che lo stato italiano pensa agli stranieri si e agli italiani no. Mentre agli stranieri garantisce lavoro e casa, agli italiani non garantisce il lavoro e gli pignora pure la casa, se non è assurdo tutto ciò, allora l’assurdo non esiste.
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