
Era il giorno del compleanno della sua fidanzata detenuta nel carcere di Rebibbia, ha pensato bene di fargli un regalo direttamente in carcere. Gli è andata male, perché non appena si è avvicinato agli sportelli dei colloqui hanno cominciato ad abbaiare e ad annusarlo. Sono scattati i controlli, aveva addosso hashish da confezionare in cella, bastava per 22 dosi. Aveva nascosto al droga negli slip sicuro che nessuno si fosse accorto. Per l’uomo, di Tor Sapienza, è scattato l’arresto. Su disposizione del giudice il pusher per amore dovrà firmare ogni giorno nella stazione dei carabinieri sotto casa e non uscire dalla sua abitazione la notte.
Al giudice che l’ha interrogato, alla domanda come ha fatto a comprare la droga, l’uomo ha risposto di vivere con una pensione di invalidità di 300 euro e oggi anche con mille euro del reddito di cittadinanza. Al giudice – come riporta il Messaggero, ha detto «Erano anni che non facevo stupidaggini», si è scusato, «in passato per colpa dell’alcol e un po’ per la droga sono finito in carcere. L’ultimo errore però risale a più di dieci anni fa». «L’arresto non dovrebbe essere convalidato», ha provato a battersi il difensore, l’avvocato Katia Nobiletti, «non c’era volontà di spacciare. Ha superato anche gli altri vagli dall’ingresso». Il pm Laura Condemi, invece, aveva chiesto il carcere.
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