
Il grande Nord negli ultimi anni è in grossa sofferenza. Non era solo la locomotiva produttiva del paese, ma era anche una grande risorsa per il sud povero che trovava al settentrione la possibilità di lavorare e vivere. La politica e i politici, purtroppo, sono riusciti a fermare anche la macchina produttiva del nord.
La Svimez attesta che il Nord Italia non è più tra le locomotive d’Europa: “Alcune regioni dei nuovi Stati membri dell’Est superano per Pil molte regioni ricche italiane, avvantaggiate dalle asimmetrie nei regini fiscali, nel costo del lavoro, e in altri fattori che determinano ampi differenziali regionali di competitività”.
La burocrazia, l’asfissiante fisco, hanno fatto sì che il nord risentisse della crisi economica più degli altri paesi europei. Oggi il nord non ha più l’ossatura economica che aveva fino a venti anni fa, e rischia di finire come è finito il sud.
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