
L’Europa ha fatto troppo male ai popoli europei. Ora c’è poco da dire: l’errore è stato commesso. Il progetto dell’unione europea è naufragato dentro le posizioni dei singoli politici, che hanno creato una voragine tra le posizioni della UE e i cittadini.
L’Europa è fallita. Ha trasferito agli stati membri politiche sbagliate. Basta girare i bar di periferia per rendersi conto come sia cambiato il sentimento nei confronti dell’unione europea. Le periferie delle grandi città, e la vita quotidiana nei piccoli comuni, sono quella bilancia che farà cadere le pretese dell’Europa. I bar di periferia sono gli ultimi luoghi dove si respira ancora la democrazia. Il sentimento dei popoli è cambiato, poiché la sofferenza causata dalla comunità europea porta dritti a difendere la propria patria.
Il senso comune non ha funzionato. Le culture, le ideologie, le tradizioni, la storia di una nazione, sono il sentimento che ognuno vuole difendere. Essere tutt’uno poco interessa ai paesi membri. Ai cittadini europei interessa continuare a vivere secondo la propria cultura nazionale, e l’Europa può essere solo un super visore ma non il regista di tutto. Non c’è un modello unico che può valere per tutti. L’Europa non può essere una sola regola che tutti i paesi devono rispettare, le differenze sono enormi. Ogni norma imposta come modello europeo, che stravolge la vita quotidiana dei cittadini di uno stato, sarà sempre rigettata.
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