
Su assunzioni e rinnovo dei contratti nella Pubblica amministrazione nel disegno di legge di bilancio “non ci sono risposte adeguate” e quindi se non ci saranno cambiamenti si va verso lo sciopero dei settori pubblici. Lo affermano in una nota Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa sottolineando che nella bozza “rispetto alle dichiarazioni del Governo delle scorse settimane non si intravede quella svolta necessaria per i settori pubblici, né sul fronte rinnovamento della Pa né su quello del cambiamento”.
Ci risiamo, in un momento così delicato, dove l’epidemia fa da padrona su tutto il tessuto sociale e sulle partite Iva, i sindacati, da sempre maggiori difensori del settore pubblico, cioè i garantiti per eccellenza, minacciano lo sciopero mentre molte attività sono costrette a rimanere chiuse per far fronte alla corsa dei contagi.
È impensabile oggi scendere in piazza a scioperare da parte di chi nel bene e nel male ha tutti i diritti garantiti e la sicurezza che non gli verrà mai a mancare il sostegno economico. È veramente del tutto fuori luogo. Questo fa male, perché c’è gente che dal mese di marzo non ha più ripreso a lavorare. Basti considerare il settore alberghiero, che ormai, soprattutto nelle grandi città, è fermo. Chi lavora nel settore non sa nemmeno quando ritornerà a lavorare, se ci ritorna, visto che molte attività possono chiudere la porta per sempre.
Questa nazione gira sempre al contrario, ed hanno ragione quando si dice che a pagare questa epidemia sono sempre gli stessi. È ora di cambiare registro: questa epidemia la si vince facendo tutti degli enormi sacrifici, e non soltanto chi già a marzo ha pagato un prezzo altissimo.
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