
Pochi giorni fa parlavo con delle persone in difficoltà, la cosa che mi ha turbato maggiormente: non chiedevano aiuto a nessuno per paura che gli togliessero i figli. Pazzesco. Persone che devono avere paura che da un giorno all’altro possono portarle via i figli. Questo non si può sentire.
Alla fine avevano ragione, perché leggendo quello che è successo a Bibbiano, e crediamo che non sia l’unico caso in Italia, ci vuole una bella stretta sia per le case famiglie sia per gli assistenti sociali. Altra stretta ci vuole per la magistratura che gestisce la questione affidi. Di casi che hanno distrutto la vita dei bambini e di interi nuclei familiari ce ne sono a iosa.
A Biabbiano è successo qualcosa di molto più grave: portavano via i figli alle famiglie, accusando i genitori di abusi inventati di sana pianta, per lucrare e darli in affido a strutture e coppie gay? Gli davano scariche elettriche per manipolarne i ricordi? Falsificavano i disegni per avvalorare le accuse? Omettevano di consegnare ai bambini lettere e regali dati dai genitori naturali? Per 20 anni, senza che nessuno alzasse un dito, centinaia di bambini ai quali hanno fatto il lavaggio del cervello, sono stati strappati alle famiglie, mantenuti in affido per sottoporli a un circuito di cure private a pagamento?
Fin qui la storia atroce di Bibbiano, dove, guarda caso, la politica c’è dentro fino al collo. Non interessa di che colore siano quelli coinvolti in questa faccenda, interessa che nessuno può approfittare di un ruolo di potere per usare illegalmente dei bambini. I bambini non si toccano in nessun modo. Per un bambino al di sotto dei 10/12 anni nessun trauma è più profondo di quello di essere allontanato dai genitori, dagli affetti, dai nonni, da tutto quello che li ha visti crescere fino a quel momento.
Gli affidi sono una triste ombra che si abbatte sulla nostra Italia. Una regola dettata dalla legge che, spesso, sbaglia e fa pagare a bambini e famiglie il danno morale dell’intera vicenda. Gli assistenti sociali, in base alla leggi vigenti, devono prendere in considerazioni alcuni parametri quando avvengono i controlli, ma questi devono essere minuziosi e non superficiali. Non è il caso di Bibbiano, perché lì ci sono state delle forzature gravissime. Nei controlli si puntava sulle condizioni della casa, sulla precaria salute dei bambini e, altre volte, perfino sui litigi familiari, su abusi e violenze, e per finire la condizione economica che è il traino di tutto il resto. I figli non dovrebbero mai essere sottratti con la forza alle proprie famiglie, ma solo dopo oculati accertamenti si decide il da farsi.
I casi di affidi sono tanti ed hanno diverse sfaccettature. In alcuni casi sono un sacrosanto dovere per evitare ai bambini situazioni di pericolo, ad esempio, in casi dove i genitori sono tossicodipendenti, oppure casi dove i genitori sono coinvolti in faccende di malavita, ma non quando dietro una famiglia c’è una situazione di disagio economico. In quest’ultimo caso la situazione non deve essere quella della sottrazione del minore, ma l’aiuto alla famiglia affinché il minore possa vivere bene. Alcuni numeri dicono che un bambino in una casa famiglia o in casi particolari di affido, costa 150 euro al giorno, scusate, non è meglio dare 50 euro a una famiglia in maniera tale da poter garantire tutto al minore senza fargli vivere enormi traumi? Gli affidi che non hanno difficoltà familiari come quelle citate sopra, sono un danno, un grosso danno per un bambino. Possibile che la politica non lo capisca o forse fa finta di non capire, poiché alla fine entrano in gioco interessi dove ci sono questioni sociali delicate. Ci vuole una nuova legge che tuteli i minori, e la legge deve prevedere garanzie per le famiglie che non hanno gravi situazioni di pericolo per il minore, sostenendole economicamente per uscire dalla momentanea situazione di difficoltà che, può essere, la perdita del lavoro.
La situazione è più grave di quanto si pensasse, è
necessario intervenire per evitare che altri bambini possono subire danni
psicologici che distruggono per sempre la loro esistenza. Qualsiasi azione si
fa con la forza, distrugge per sempre la vita di una persona.
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