
Sono ore cruciali per la vita politica italiana. Dopo il forfait di Renzi, tutti cercano di correre ai ripari. Purtroppo questa legislatura sta diventando la fotocopia di quella dell’altra volta, quando il parlamento ha avuto ben tre governi diversi. Una sorta di fotocopia copiata.
Nessuno scommette sulla caduta del governo. Nei corridoi dei palazzi il fermento è altissimo. Nessuno vuole che questo governo si ferma. Ma il covid non c’entra nulla. Nemmeno la crisi economica c’entra. Salvare questo governo significa “salvare la poltrona” per i prossimi tre anni, ed è questa la cosa che più interessa attualmente nei palazzi romani.
Lo scenario che terrorizza molti dei parlamentari attualmente al “calduccio” nei palazzi è ossessionato dal fatto che il 50% degli attuali parlamentari rischia di essere fatto fuori alle prossime elezioni. Molti sono coscienti che la prossima tornata elettorale sarà una mannaia poggiato sulla testa di molti di loro. Molti partitini scompariranno dalla scena politica e con essi tutti i suoi attuali parlamentari. Ma anche chi vive vita facile ora sa che dopo potrebbe lasciare la poltrona. Quindi la paura maggiore è proprio mantenere i privilegi di oggi sapendo che forse non c’è domani.
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