
ROMA – Il punto cruciale per far ripartire l’economia italiana parte proprio dalla pace fiscale, annunciata da Matteo Salvini durante la campagna elettorale ed ora inizia a prendere corpo.
Quanto alla pace fiscale “dobbiamo dare la possibilità a chi oggi viene considerato ‘inesigibile’ di saldare il proprio debito con una piccola somma lo dice Lo afferma il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, consigliere economico di Matteo Salvini al corriere della sera – Le cartelle potranno essere saldate pagando un’aliquota variabile, del 6, il 10 o il 25% a seconda dell`entità del debito e del reddito del debitore. Ci sono 750 miliardi di euro di questi crediti inesigibili. Se cambiamo queste condizioni, le rendiamo più favorevoli, la gente pagherebbe”.
“Non parliamo di condono, inoltre non si farà una pace fiscale con chi ha un arretrato di 5 milioni di euro”, dichiara invece il ministro per il Sud, Barbara lezzi, intervistata da La Stampa. “Abbiamo immaginato invece una misura di questo tipo per i piccolissimi imprenditori che, per anni magari sono stati contribuenti fedeli, ma che durante la crisi non sono riusciti a versare le tasse e si ritrovano imprigionati nel sistema Equitalia. È a loro che vogliamo offrire un’altra occasione: si tratta di piccole cifre che però potrebbero consentire a tanti 40-50enni di trovare una nuova occasione”.
La pace fiscale è attesa da milioni di contribuenti che sono incappati nelle tenaglie senza uscita di equitalia, quel mostro senza precedenti costruito dalla vecchia classe dirigente italiana, che ha distrutto la vita di migliaia e migliaia di cittadini onesti..
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