
Ormai il M5S è entrato a pieno titolo nella tipologia politica dei partiti di sinistra. Seppur da tempo andavamo dicendo che il M5S era di sinistra, ancora non arrivava la conferma definitiva. Con la nascita del governo di sinistra, il movimento ha iniziato a parlare con il linguaggio dei vecchi leader comunisti. L’ecologismo impazzito è diventato la sua propaganda perfetta, a ciò si aggiunge l’effetto tassaiolo che fa parte della cultura politica della sinistra.
Così il movimento se ne esce con una proposta molto bizzarra: far passare l’iva degli albergatori e dei ristoranti dal 10% al 23% in un solo botto. Però a chi sceglie di pagare con carte o bancomat l’aumento IVA viene rimborsato l’anno successivo sotto forma di credito d’imposta. Una porcata tutta di sinistra, poiché a pagare non sarebbero gli albergatori o ristoranti, ma i cittadini. Il M5S quindi non ha fatto altro che proporre quello che un tempo proponevano i vari Vendola e Bertinotti e tutti gli altri attori di sinistra puro sangue. Si tassa sempre chi produce invece di guardare a quelli che sono i veri sprechi di questa nazione. Ma ormai dobbiamo abituarci a un movimento tassaiolo.
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